I PROTOCOLLI DEI SAVI ANZIANI DI SODOMA
La teoria del genere afferma qualcosa di enorme e di totalmente nuovo, perché attiene all’identità stessa dell’essere umano nel suo “dimorfismo” ( duplice forma) femminile/maschile, da sempre riconosciuto come naturale.
Essa asserisce che sesso e genere sono due concetti del tutto distinti, l’uno attenendo – il sesso- alla sfera della pura morfologia, l’altro – il genere , ad una appartenenza acquisita per scelta soggettiva e culturale.
Dio creò l’uomo a sua immagine “maschio e femmina li creò” (Bibbia- Genesi v. 27) .
Secondo la nuova ideologia “gender”, così non è, e la sfida che ne nasce è il più grande pericolo per l’umanità contemporanea, come intuì ed affermò il papa Benedetto XVI.
Un’ ideologia che avanza nel deserto del liberismo mondialista, armata dei cascami del marxismo nella sua forma “francofortese” ed individualista (Marcuse, Wilhelm Reich) e della psicanalisi freudiana più estrema, unitamente a settori importanti del pensiero scientifico .
Umberto Veronesi: “L’amore omosessuale è quello più puro, perché non è legato alla procreazione ” .
La procreazione è forse impura ?
Si sta gradualmente introducendo una visione dell’uomo che corrode e devasta i fondamenti della persona umana come tale. Non è di condotte individuali che stiamo discutendo. In pericolo è la persona umana, poiché si vanno ridefinendo artificialmente i vissuti umani fondamentali: il rapporto uomo donna, la maternità e la paternità, i diritti e la dignità dei bambini.
Lo sganciamento dell’uomo dalla natura è il vero obiettivo: dopo aver separato il sesso dalla procreazione- pillola, contraccezione – si vuole adesso separare la procreazione dal sesso – uteri in affitto, fecondazione in provetta.
L’umanità derubricata a zootecnia d’allevamento industriale , come suini e bovini, dietro l’apparenza dell’emancipazione.
Avanza assistito dalla tecnica e non può essere compreso senza parlare anche di aborto seriale, eutanasia ( o fine vita, che è il nuovo nome della morte ) , medicina genetica ,biochimica, infine di affarismo legato alle scoperte.
Le nuove parole sono di per sé interessanti : fine vita, genere al posto di sesso. Qui c’ è il nucleo di tutta la costruzione teorica.
Secondo l’ideologia gender le differenze sessuali tra maschio e femmina sarebbero dunque semplice morfologia modificabile e nella sostanza non avrebbero alcuna importanza.
In base a questo punto di vista la distinzione maschile/femminile avrebbe una valenza eminentemente culturale.
Gli uomini sarebbero tali solo perché educati da uomini, le donne sarebbero tali perché educate da donne. Una bomba atomica.
Dobbiamo allora comprendere perché si voglia intervenire e rimodellare l’immagine stessa, e la percezione di sé dell’umanità ed imporre una concezione della sessualità ideologica ed avulsa da qualunque retaggio naturale. Un processo, che nelle sue forme estreme, pare destinato a sfociare nel modello di un uomo artificiale, riplasmato nella trasmutazione di tutti i valori.
Esiste una regia, un disegno, o almeno un indirizzo potente ed unitario in questa operazione transumana che sta infettando tutto l’Occidente e sta determinando, insieme a legislazioni orientate- matrimonio omosessuale, adozioni gay, legalizzazione della tecniche riproduttive di laboratorio – un “trasbordo ideologico inavvertito” in milioni di persone, ossia un inconsapevole cambiamento di idee e giudizi.
La degenerazione della sessualità è sintomo di un malessere epocale, e nasce dallo spirito del ’68, la rivoluzione dei costumi nata per disintegrare tutto ciò che rappresentava il padre e l’autorità, e finita in un trionfo del nuovo capitalismo, divenuto libertario per calcolo.
Quella che noi chiamiamo europea, o cristiana , è una civiltà che ha origine da una scoperta decisiva fatta dal popolo ebraico, quella dell’esistenza di un Dio unico, alleato del suo popolo.
E’ Dio stesso a dare a Mosè la legge, le tavole dei Dieci Comandamenti, sul Monte Sinai, durante il viaggio di ritorno dalla cattività egizia, XIII secoli prima di Cristo.
E’ la data di nascita della nostra civiltà, e i comandamenti sono ancora lì, a esprimere la legge naturale che proviene da Dio e dall’alleanza, iscritta nel cuore dell’uomo e conoscibile attraverso la ragione, caratteristica dell’uomo, creatura morale.
Prescrivono, tra l’altro, di onorare il padre e la madre, e di non desiderare la donna d’altri. .
L’omosessualismoè l’epifenomeno dell’ideologia del gender, ovvero della contestazione dell’idea biblica che Dio “maschio e femmina li creò”, poiché, rovesciando la prescrizione di Nietzsche, non si diventa ciò che si è, ma si è ciò che si vuol diventare per scelta culturale, ambientale, individuale, con l’aiuto del dominio tecnoscientifico.
Chi dovrebbe reagire, in primis la Chiesa cattolica, depositaria di una sapienza bimillenaria, spesso balbetta e talora la dice grossa, come l’ attuale vescovo di Roma cheha pronunciato l’improvvida ed incredibile frase “chi sono io per giudicare ?”, stendardo e suggello del relativismo morale e della dittatura dell’ “io e delle sue voglie “, come le definì Papa Ratzinger .
Le nostre radici intellettuali si riallacciano alla concezione di universo finalizzato, soggetto al dominio di Dio. Il popolo ebraico capì che il suo Dio era onnipotente, onnisciente, autore della legge e delle condizioni della giustizia.
Comprese che egli vegliava sul suo popolo e che gli conferiva una natura ed uno statuto morale.
In cambio, Israele era obbligato a salvaguardare la legge ed a soffrirne le conseguenze qualora non l’avesse fatto.
Ma la legge morale non è fatta per adattarsi a ogni nuovo orientamento, per definizione non è manipolabile e si erge implacabile contro ogni arrogante pretesa ideologica.
Concetti che passarono poi in Grecia, nell’idea della legge temperata dalla prudenza (phrònesis) , con il principio della cittadinanza, delle libertà ad essa connesse e nella tensione verso la trascendenza.
Viene in mente il grandioso quadro di Raffaello “La scuola di Atene”, con Platone che indica il cielo ed Aristotele che richiama alla terra.
Poi venne Roma, con il suo impero che veicolò la civiltà classica ed incorporò il cristianesimo, e con il suo grande lascito, il diritto romano, ius civile, ma anche ius naturale.
Fu merito del diritto naturale se il corpo di leggi di una piccola comunità contadina che si fece Roma divenne legge universale della civiltà .
Diritto naturale può essere definito un insieme più o meno compatto di regole per l’azione, prescritto da un’autorità superiore allo stato politico.
Queste regole si ritiene derivino dai comandamenti divini, dalla natura dell’uomo e dalla lunga esperienza comunitaria del genere umano.
Leggi peculiari all’uomo, giacché solo l’uomo sulla Terra è l’essere razionale.
La validità delle leggi umane “positive” è dunque la loro conformità alla ragione, architrave di ogni ordine sociale che sia anche, ed innanzitutto, ordine dell’anima.
“Vi è certo una vera legge, la retta ragione conforme a natura, diffusa tra tutti, costante, eterna”.
( Marco Tullio Cicerone)
E quando le leggi civili contraddicono la legge naturale, non sono più leggi, ma simulacri cui si deve disobbedire, queste furono le ispirate parole pronunciate da Benedetto XVI dinanzi al Parlamento tedesco, a testimonianza che la verità viene prima anche della libertà..
Nella nostra epoca, in cui a Dio si è sostituto Io e la volontà di potenza si fa sete di dominio sulla natura, l’uomo rovescia un’altra profezia di Nietzsche, e diventa una corda tesa al contrario, tra l’Oltreuomo e la Bestia.
In questo panorama zoologico, fatto di uteri in affitto – inevitabilmente di giovani donne povere – per “covare” le ovaie delle signore borghesi , lesbiche e non , fecondati con gli esiti di masturbazioni di pseudo padri venditori di seme , o di invertiti desiderosi di progenie, davvero non stupisce che si inventino nuove parole , formule “pret-a-porter” , per distrarre, stupire, sviare, rendere normale ciò che normale non è .
Eutanasia, o fine vita diventano sinonimo di soppressione dei malati, degli anziani e degli sgraditi: in Olanda, prima classificata in materia sino al recente lugubre sorpasso del Belgio, le campagne pro- eutanasia furono largamente finanziate dalle assicurazioni sanitarie e da quelle sulla vita.
Matrimonio per tutti è la formula usata dalla Francia ( l’esprit de finesse non mente !) per giustificare davanti ad un’opinione pubblica riottosa la legalizzazione del matrimonio omosessuale.
Che le parole contino molto, in questa partita mortale tra umanità e forze infere, lo dimostra lo stesso lemma inglese – l’anglo americano è la lingua delle magnifiche sorti e progressive – gay, gaio, felice, che ha ormai sostituito le più oneste definizioni omosessuale, invertito, pederasta.
Anche omofobia, questa nuova parolona passepartout, non va sottovalutata.
Significa, letteralmente, paura dell’uguale, fobia equivale a malattia, ma viene declinata come odio verso l’ omosessuale.
C’è tuttavia una crepa nel nuovo termine, la fenditura che lo smaschera : paura dell’uguale.
Ecco la chiave di lettura : la promozione ed imposizione della neo- cultura dell’identico, la rimozione forzata ed autoritaria delle differenze e persino della semplice constatazione della loro esistenza.
Massificazione , reificazione (riduzione a cosa) dell’altro essere umano da parte di ciascuno.
Ogni IO si trova ad essere un semplice volto nella massa per tutti i suoi simili.
Ognuno diventa mezzo per l’altro, mai fine, senza la possibilità di scegliere, giudicare, valutare.
Ma ogni morale è soprattutto selezione dei fini.
Di fatto, si realizza nell’identico – obiettivo finale – una collettivizzazione totalitaria e degradante, descritta magistralmente in una frase che Stanley Kubrick mette in bocca al sergente Hartman del film Full Metal Jacket “Qui vige l’uguaglianza, non conta un cazzo nessuno !”
E’ la nuda moltitudine teorizzata da Toni Negri , amorfa e spersonalizzata come l’impero capitalistico.
Una legge colpirà anche in Italia i reprobi “omofobi” , equiparando alla discriminazione razziale .
Viene evocata in una nuova veste la bestia immonda, da sanzionare penalmente come reato d’opinione , di leso pensiero, dalla psicopolizia democratica, attraverso la legge Mancino.
Le nuove superstizioni sono quelle scientifiche e tecnocratiche, utili alla conservazione del potere nelle mani di élite interessate ad assumere il controllo profondo degli individui ed il dominio sulla vita, anche attraverso le tecniche di trasmissione della vita ed il loro sfruttamento economico.Tutto si tiene, nell’ideologia transumana .
E poiché secondo il nuovo gaio evangelo si deve chiamare genitore 1 la madre ( o chi per essa) e genitore 2 il padre ( o chi per esso) , forse sarà politicamente corretto chiamare genitore bovino 1 la mucca e genitore bovino 2 il toro, dei vitelli generati negli allevamenti per inseminazione artificiale.
Attendiamo però che ci spieghino come mai, quando gatti, delfini e galline si accoppiano, il maschio penetri o fecondi la femmina ed in questo modo abbia inizio una nuova vita.
Viene spontaneo chiedere ai teorici della nuova sessualità , che tipo di stimolo culturale sia all’origine di tale sorpassato metodo di accoppiamento, grazie al quale la vita è stata conservata e tramandata nei millenni.
E’ sin troppo facile replicare ai teorici del gender che presso tutte le specie, ed anche presso gli umani, il primo compito dei viventi è la riproduzione e , per noi, la conservazione biologica della comunità cui apparteniamo.
Il Vecchio Testamento non fa che registrare quest’evidenza, citando minutamente le varie generazioni che si sono succedute nelle comunità abramitiche , ed afferma (Levitico 18/22) “Con un uomo non avrai rapporti come si hanno con una donna. E’ un abominio”.
Inoltre, l’omosessualismo ideologico è un fenomeno soprattutto maschile, ed è un aspetto di quell’odio per il genere uomo visto e pensato come dominio e violenza che la parte più estrema del femminismo ha trasmesso, vorrei dire inoculato, ad altre subculture eversive, come frange marxiste, freudismo, libertarismo anarcoide. Penso al ruolo di personalità come Judit Butler.
Quest’uomo devirilizzato, debole ed incerto è il simbolo opaco del nostro tempo, e della distruzione metodica, tenace, sistematica della figura paterna.
Ruolo “dimorfico”, complementare a quello materno, simbolo della legge, della trasmissione dei valori comuni, della tensione verso l’alto, di un ordine in qualche modo morale ed apollineo.
Un progetto di portata enorme, il gender, un sommovimento tellurico che l’antropologo professore Antonio Marazzi ha definito come “operazione di rivolgere a se stesso (essere umano) le capacità acquisite per modificare le proprie dotazioni naturali, per giungere infine a sostituirsi alla compiuta evoluzione naturale, per proseguirne il corso a proprio arbitrio secondo autonome finalità “
In questa prospettiva, non più inconfessata, va cercata una delle ragioni dell’afflato che lega i poteri forti del mondo all’ideologia del genere, ultima utopia di una modernità vecchia ed incurabile.
Un’ideologia che tende a giustificare ogni manipolazione della natura, nella misura in cui nega l’esistenza di qualsiasi ordine naturale e ribalta le acquisizioni dell’umana civiltà.
Dobbiamo quindi comprendere perché si voglia ridisegnare l’immagine dell’uomo.
Legislazioni antiumane, cui è legittimo , necessario e doveroso opporsi, contrapponendovi natura e senso comune. Abbiamo bisogno di informazione, conoscenza, controcultura, chiarezza di idee. Senza, siamo perduti e perdenti.
Intanto viene indotta una nuova visione del mondo totalmente costruita in laboratorio, una culturalizzazione esplicita del corpo per sottrarlo a quanto rimane della sua condizione naturale, un processo destinato a sfociare nel modello di un uomo artificiale, con l’imposizione, fin dall’infanzia, di una nuova sessualità ideologica.
Si teorizzache oltre a maschio e femmina ci sarebbero un numero indefinito di altri generi, o meglio di “ orientamenti sessuali”- ventitré, dicono, tra cui l’omosessualità, il lesbismo, la bisessualità, la transessualità sino alla pedofilia; generi/orientamenti definiti normalissimi come la vecchia , cara eterosessualità, che noi continueremo a chiamare normalità.
Questa torbida ideologia viene promossa, diffusa, sovvenzionata in tutto l’Occidente da un vastissimo fronte.
Il braccio militante sono i movimenti gay ed omosessualisti, come l’italiana Arcigay.
Questi gruppi, largamente minoritari e squattrinati , hanno ora acquisito un enorme potere e visto affluire grandi finanziamenti pubblici e privati da parte di lobby di altissimo livello. Perché ?
Noi affermiamo che l’ideologia del genere è l’ideale cavallo di Troia per manipolare e sradicare la natura intima e la struttura morale dell’uomo a fini di dominio e di trasformazione dell’umanità in qualcos’altro (transumanesimo).
Si fa largo il mondo descritto dall’acronimo LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) cui è talora aggiunta la lettera Q di “queer” – strano, bizzarro, in inglese, copertura di altre “identità di genere”, tra cui cito drag queen, drag king, sino all’incredibile genere X , indefinito, ma degno di protezione giuridica.
Il padre ufficiale di questa ideologia – o meglio il genitore 1 – è uno psichiatra americano morto nel 2006, John Money.
Il suo sogno era una sorta di democrazia sessuale – essendo l’identità relativa duttile e malleabile in quanto prodotta dalla società ( da tutte le società conosciute, peraltro..) – in cui ogni rapporto sessuale, compresa la pedofilia, è ammesso e legalizzato.
Arrivò ad intervenire chirurgicamente su maschietti che avevano peni di ridotte dimensioni, trasformandoli fisicamente in bambine, allo scopo di dimostrare che l’identità sessuale è una sovrastruttura culturale.
Piccole vite rovinate irrimediabilmente sull’altare delle panzane di questo folle dottor Stranamore.
Eppure, ha fatto scuola, giacché la pedofilia, che la psichiatria ha sempre trattato come malattia, è oggi definita “ orientamento sessuale”.
La potentissima casta degli psichiatri americani aggiorna periodicamente il manuale DSM, prontuario di psichiatria diffuso in tutto il mondo, ed ha ultimamente distinto tra pedofilia ed atto pedofilo, considerando disordinato solo l’atto sessuale consumato. Una distinzione di cartavelina.
Il desiderio sessuale rivolto ai bambini è un semplice orientamento, si legge nell’ultima edizione del DSM.
E’ sin troppo agevole , in materia, ricordare i formidabili interessi economici dell’industria farmaceutica .
Un solo esempio di medicalizzazione della vita sin dall’infanzia: milioni di bambini vivaci- americani ed europei- vengono trattati con il Ritalin, che è un amfetaminicocon elevate probabilità di dipendenza.
La pedofilia, dunque, secondo la nuova vulgata, sarebbe un’opzione tra le tante, un orientamento come un altro, e non un atto abominevole a danno di bimbi ? Vedrete, prima o poi passerà, ci riusciranno.
Qualcuno, intanto, mette denaro, e molto, quindi l’ideologia di genere non sorge da uno slancio, o da un’esigenza della tanto carezzata società civile, ma più concretamente da laboratori intellettuali ben riforniti di dollari dalle più grandi entità della Terra.
Uno è il miliardario Soros, quello che attaccò in Borsa la lira, il quale ha costituito un circolo di magnati – si chiama The Good Society ( la buona società, le solite parole invertite intuite da George Orwell, tipo “la verità è menzogna”) con cui finanzia attivamente le organizzazioni gay.
Non mancano, tra i generosi contribuenti della causa, Bill Gates di Microsoft ed il patron di Amazon, quelli dei libri elettronici, la Fondazione Rockefeller, una famiglia che non manca mai all’appello, i Ford ed il Goldman Fund della più potente banca ebraica d’affari del mondo, che ha elargito due milioni di dollari.
Anzi, a proposito di Goldman & Sachs, e di JP Morgan, concorrente e gemella, i loro presidenti, di solito riservatissimi e silenziosi, hanno pubblicamente lodato il matrimonio omosessuale, affermando testualmente che “ è una cosa buona per la nostra società ed i clienti “ ed addirittura “l’uguaglianza nel matrimonio riduce gli oneri e le sfide a carico dei dipendenti e porterà alla costituzione di attività imprenditoriali di successo.”
Tra i filantropi pro-gay si annoverano anche Kodak, Pepsi, Toyota, Nike, Apple, Xerox, IBM, Chrysler ( toh, la Fiat), DeutscheBank – quelli che hanno svenduto i nostri BOT per far salire a 600 il mitico “ spread”, Citygroup, la Fondazione Playboy – veterana del settore- EstééLauder, e questo si capisce di più, profumi e rossetti.Denaro, tanto, a fondo perduto alla causa omosessuale.
Lo scopo resta l’omologazione globale: cancellare le diversità, demolire tutte le identità sociali, religiose, politiche, culturali, nazionali ed ovviamente sessuali.
L’esito finale sarà la completa estirpazione del senso di identità interiore del genere umano, la lacerazione dell’anima e la ricollocazione di una nuova pseudo anima artificiale nel vuoto così provocato.
Il passaggio intermedio è in corso edè la distruzione del concetto di famiglia, perché questa strana, radicata istituzione è un ostacolo enorme ai loro piani.
Un uomo solitario e privo di valori, schiavo delle pulsioni , privato di radici, è in balia degli eventi, manipolabile a piacimento come consumatore e come cittadino.
Intanto, il sistema di intrattenimento industrial-mediatico diffonde incessantemente l’immagine di un essere umano ibrido, il concetto di differenza naturale tra i sessi viene minimizzato o ridicolizzato, tra donne armate e violente e ometti al pannolino, ed ogni obiezione è rimossa o demonizzata come discriminatoria.
L’agenda politica di questa parte di mondo viene riscritta, con la priorità del “gender”, da imporre mediante leggi ad hoc, riprogrammazione dei corsi scolastici, sanzioni penali agli oppositori e persino attraverso la rielaborazione del linguaggio comune, che bolla come sessiste o discriminatorie espressioni arcaiche e immemorabili, quali mamma e papà o donna incinta.
Un’organizzazione che gode dello status di consulente speciale dell’ONU, Gherush92, senza timore del ridicolo ha chiesto, attraverso la propria rappresentante italiana , di togliere dai programmi scolastici la Divina Commedia, vertice della letteratura mondiale, in quanto islamofoba – Maometto sta all’inferno – antisemita, offende Giuda e, orrore massimo, perché mette all’indice i sodomiti che ebbero rapporti “contro natura”, ohibò, anche loro condannati all’Inferno.
“Siete voi qui,Ser Brunetto?”, chiede Dante a Brunetto Latini, brillante intellettuale che pure era stato suo maestro.
Anche l’ Organizzazione Mondiale della Sanità si occupa da qualche anno dello sviluppo sessuale dei bambini europei.
Ecco il suo programma, tratto da un documento ufficiale.Da 0 a 4 anni; si prescrive l’apprendimento “del godimento e piacere quando giochiamo con il nostro corpo, la scoperta del corpo e dei genitali ”. Onanismo della prima infanzia.Sempre da 0 a 4 anni, è l’età ideale per “esprimere i bisogni, i desideri e i limiti, ad esempio nel gioco del dottore” e per “consolidare l’identità di genere” Piccoli Platinette crescono.
Da 4 a 6 anni è il momento giusto per la masturbazione e si può tranquillamente parlare di argomenti inerenti la sessualità, ma anche di amicizia e amore “verso persone dello stesso sesso”.
Una perfetta società, invertita dall’asilo.
Da 6 a 9 anni si è pronti per difendere e conoscere” i diritti sessuali di bambini e bambine”.
Da 9 a 12 anni – era ora – si dovrà “sapere tutto sulla riproduzione e pianificazione familiare” – provette, siringhe, o il vecchio metodo ?- oltreché sui “diversi tipi di contraccettivi e sui rischi e conseguenze del sesso non protetto”.
La gravidanza come spauracchio ! Meno male che è sul mercato l’utero in affitto , se proprio non si può fare a meno di un moccioso tra i piedi.Non è fantascienza, incubo notturno, o scenario apocalittico.
E’ l ’Organizzazione Mondiale della Sanità, pagata anche con le tasse degli italiani.
Contemporaneamente, lavorano con lena per modificare noi e creare l’uomo nuovo attraverso cinema, televisioni, giornali, pubblicità mirata. Lavorano sui tempi lunghi , sui costumi , ma hanno fatto molta strada.
Veicolano i nuovi modelli para-culturali, famiglie allargate, gay buoni e generosi, “normali” cattivi egoisti ed ignoranti e così via, dai cartoni animati alle soap opera ai romanzi a larga tiratura.
Ma quando ci sono di mezzo i bambini, quindi il futuro, bisogna essere intransigenti, addirittura feroci nella risposta.
Occorre allora ripetere fino allo sfinimento che un bambino, per crescere e diventare adulto sano e libero, ha bisogno di due figure ben precise: la madre ( l’uovo) ed il padre (il seme).
Questi due ruoli si possono criticare, ma da che mondo è mondo sono state sempre state le figure-guida, il modello da trasmettere che sarà a sua volta emulato dai figli.
In natura, tranne rarissime eccezioni, la prole viene partorita e nutrita da una madre e protetta da un padre.
La dicotomia maschile femminile è nella natura e nei fatti: simbolicamente Luna (madre) Sole (padre), Terra (madre) Cielo (padre).
In natura non si osservano animali dello stesso sesso che prendono in affitto un utero per aumentare il focolare domestico.
Ecco perché , per ciò che stanno instaurando, si deve parlare di antinatura, antiumanità e, per chi crede, di anticristo.
Un uomo nuovo, deprivato perfino delle sue origini e timoroso del futuro, che vive male il presente.
Scollegato dal sua verodestino, l’orizzonte spirituale, immerso a forza in una falsa esistenza proiettata nella materia e per la materia, gestito, manipolato dalle forze più basse, grazie alla sfavillante illusione del successo, dell’illimitato, strappato alla famiglia e scisso da se stesso.
Il suddito ideale, descritto nel “Mondo nuovo” di AldousHuxley: omologato fin dalla nascita, con la riproduzione separata dal sesso e dall’amore, schiavo di una dolce droga ( il soma) che dissolve lo spirito , dedito ad un piacere sessuale indifferenziato e senza limiti.
AldousHuxleynon era un romanziere, ma un teorico del transumano, affiliato a varie consorterie riservate dell’Impero Britannico, ed era nipote di Thomas Huxley, biologo naturalista sostenitore dell’eugenetica, ossia della scienza che intende orientare e scegliere le nascite secondo criteri prefissati, dalla razza, all’intelligenza, ai caratteri fisici , al sesso.
Una deriva, quella eugenetica, attribuita al nazionalsocialismo, ma nata, sviluppata e teorizzata in Inghilterra nell’ambito dell’evoluzionismo di Darwin ed a fini imperiali.
Si vede bene come la trama e l’ordito di questa macchinazione ideologica abbiano, insieme con un passato, uno sviluppo, un centro ed un motore.
Il motore è la volontà luciferina di poche migliaia di persone, potentissime per denaro , mezzi ed armi, decise a sviluppare un potere schiacciante sull’intera specie umana; il centro sono le nuove ideologie, come il gender, con il suo nucleo duro omosessualista ; lo sviluppo è l’azione coordinata, sinergica di scuola, informazione, politica, tecnostruttura, industria.
Un continuum attraversato da precetti come la riduzione della vita ad ingombro, grumo da espellere senza problemi dal corpo della donna al suo inizio, salvo impiantarlo in uteri di povere donne che svolgeranno il mestiere di fattrici in conto terzi, ingravidate con asettiche siringhe del seme di giovanotti pagati per autoerotismo, donne ultrasessantenni che giocano alla mamma, e, soprattutto, bambini che cresceranno spesso con due padri o due madri, anzi con due genitori 1 o 2.
Invecchiati o malati, i nuovi uomini moriranno poi ammazzati ( altro non è la pudibonda fine vita assistita) per non mandare in passivo l’Azienda Sanitaria, la Previdenza Sociale o il Fondo di Assicurazione.
Se il nostro bambino avrà la disgrazia di ammalarsi, non avremo l’incomodo di curarlo tenacemente e di amarlo, ma valuteremo l’opportunità di sopprimerlo come in Belgio – a meno di 12 anni – o in Olanda , a meno di 16.
Ma non dimentichiamo, a proposito di certi evoluti Paesi, anche le responsabilità delle case regnanti.
Hanno certo poco potere politico diretto, ma immensi patrimoni investiti nelle grandi banche, in multinazionali e colossi finanziari, gli Orange olandesi, i Sassonia Coburgo belgi, gli Windsor britannici, ed ora anche i Borbone spagnoli. Hanno voce in capitolo, là dove si prendono le grandi decisioni.
Complici , non hanno mosso un dito o pronunciato una sola parola, loro che regnano, secondo antiche formule e regie patenti, per grazia di Dio, cattolico o protestante.
Eppure, almeno loro hanno voce e pulpiti da cui parlare, ed un residuo di influenza sui loro popoli.
Aveva capito tutto Aleksandr Solgenitsin, quando osservò che “in Occidente, per chi si vede tagliare i fili del microfono non esiste in ambito pubblico”. Ed anche per chi non riceve soldi da lorsignori…..
Ricordiamo anche il ricchissimo business della fecondazione assistita, per quanto uno dei cardini a lungo termine del governo globale sia una detanalità programmata, obiettivo neomalthusiano più o meno ammesso di circoli molto influenti.
Eugenetica e nuovi traguardi della biotecnologia implicano tuttavia la necessità di cambiare continuamente le legislazioni, in modo da legalizzare le nuove tecniche di riproduzione ( o selezione ) e renderle accessibili anche agli omosessuali.
Uno scienziato francese, Laurent Alexandre , ha spiegato che “la velocità del passaggio da inammissibile a tollerato e poi permesso, fino a obbligatorio, dipende essenzialmente dal ritmo delle scoperte scientifiche, qualunque siano le obiezioni etiche sollevate”.
Chiaro e onesto, il professorone, che ha omesso però di citare gli interessi economici e di potere delle lobby mondialiste.Le questioni morali si devono obliterare o piegare , questo è il messaggio.
Per eugenetica, Pierre Singer arrivò a teorizzare la soppressione neonatale degli infanti “inidonei”.
C’è da ringraziare che gli arcinoti rischi genetici sconsiglino finora , magari sino alla prossima scoperta scientifica, di normalizzare anche l’incesto, espungendolo dai codici penali.
E sì che il tabù dei rapporti sessuali tra consanguinei è il più universale elemento di concordanza in tutti tempi ed in tutte le culture, come ha dimostrato Claude Lévi Strauss ne “Le strutture elementari della parentela”.
In Svezia, dove lo Stato-mamma – anzi genitore 1 – assiste dalla culla alla tomba, salvo contare il più alto tasso al mondo di suicidi, alcolisti , ed abbandoni familiari – ultimamente anche di violenza alle donne – gli scolari vengono abituati a giocare indifferentemente con le bambole e le macchinine, ed il Regno promuove l’inusitata abitudine di dare ai nuovi nati nomi “neutri”, così da permettere loro la libera scelta del sesso che vorranno.
La chiesa luterana locale, di cui è Capo il Re, è guidata da una donna vescovo sposata in chiesa con una donna pastore. Tombola !
LGBT: una lobby arrogante, faziosa, che lancia anatemi e scomuniche, etichettando come omofobo- Dio ci scampi – chiunque osi argomentare contro la nuova, indiscutibile ideologia.
Fascisti, razzisti, adesso omofobi.Poveri noi, anche se Giovannino Guareschi, impareggiabile figura di scrittore cristiano, nazionale e popolare, ci giustificava così già negli anni 60: “Siamo sorpassati. Dovete scusarci perché siamo sorpassati. E’ la nostra disgrazia, o forse la nostra fortuna”.
In Francia, dove fanno le cose sul serio fin dal 1789, gira un aureo manuale ad uso delle scuole, in cui si afferma “che l’identità sessuale è la percezione soggettiva che si ha del proprio sesso e della propria identità sessuale” il che è tautologico. Il capitolo 9 ha questo titolo DIVENTARE uomo o donna – vivere la propria sessualità.Avanti figli della patria, questa è la nuova Marsigliese !
Il sesso non è più un fatto, ma un’invenzione sociale , imposta dalla società maschilista.
Una teoria che si appoggia, tra l’altro, sull’ ipotesi di Freud della bisessualità innata.
Ma si va oltre, abolendo senz’altro il fattore biologico, che invece è una costante filogenetica non solo della continuità della specie, ma anche dello sviluppo psicologico dell’individuo uomo o donna .
Questo fattore, secondo il ministero francese, va abrogato in nome della scelta soggettiva.
Delirio di autocreazione.
La scuola, allora, diventa un’efficiente impresa di destrutturazione- decostruzione della famiglia, argine ultimo alla decomposizione dei valori istintivi che reggevano sino a poco tempo fa ogni comunità umana.
Si porta avanti così una lotta esasperata, isterica in nome della parità, una parità contabile, un’uguaglianza amorfa tra i sessi, sotto la quale si nasconde la loro indifferenziazione e interscambiabilità, che sono i principi stessi della forma merce ( economia di scala, produzione di serie, pubblicità massiva, consumo compulsivo, velocissime mode) , con un mondo privato della sua naturale, ricca eterogeneità.
In Canada, una piccina di tre anni ha tre cognomi, perché ha due madri – due lesbiche sposate una delle quali ha affrontato la gravidanza – genitore 1- attraverso l’inseminazione artificiale da parte di un amico della coppia, omosessuale pure lui – genitore 3- che ha sottoscritto un contratto che gli permette di vedere la bambina e partecipare alla sua educazione . Educazione !
L’avvocato che ha stilato il contratto ha così commentato: “Il vero grande cambiamento introdotto dalla nuove leggi familiari in termini di genitorialità ( altro neologismo, abituiamoci…) è la modalità con cui si DECIDE CHI E’ IL GENITORE. In passato, abbiamo guardato alla biologia e alle connessioni genetiche. E questo, oggi non è più vero. Ora noi guardiamo alla volontà delle parti che contribuiscono alla CREAZIONE del bambino.”
Creazione, da parte dell’uomo-Dio, con la mediazione della tecnica, demiurgo onnipotente.
La legge naturale è sostituita dalla legge dell’uomo che pretende di dettare i modi del suo vivere.
Il pensiero dell’avvocato canadese esprime tuttavia perfettamente la volontà insieme violenta , egoista e prometeica che fa del bambino la vittima incolpevole, con incalcolabili conseguenze future, delle scelte sciagurate dei cosiddetti genitori.
In Italia, siamo solo apparentemente più indietro, o avanti, protetti sinora dall’art. 29 della Costituzione che definisce la famiglia “società naturale fondata sul matrimonio”, e soprattutto difesi da un senso comune che non si è ancora spento.
Ma la battaglia è in corso, e non nelle retrovie delle dispute intellettuali, ma in Parlamento, dove la legge Scalfarotto (altro gay) sull’ omofobia ha lo scopo di impedire e sanzionare discorsi o scritti come quello presente, enei tribunali, come hanno dimostrato recentissime , sconcertanti sentenze.
Un organismo pubblico, pagato con denaro nostro, dieci milioni di euro, venti miliardi del vecchio conio, l’ UNAR -Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali a difesa delle differenze ( sempre le parole invertite di Orwell…) , che dipende dalla Presidenza del Consiglio, ha elaborato una “strategia nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, ed ha prodotto un opuscolo di 52 pagine, scaricabile da Internet, realizzato da 29 associazioni davvero qualificate ed imparziali.
Si chiamano, come è buona regola dell’aziendalismo “à la page”, Gruppo di Lavoro LGBT e sono esclusivamente associazioni omosessuali . Cito alla rinfusa, Arcygay e Lesbica, MIT Movimento Identità Transessuale, Gay.net, Consultorio Transgenere, un fantastico Gay Lib, oltre al Circolo Culturale Omosessuale Mario Mieli- illustre intellettuale omosex- , integrate dal Partito Radicale e dall’inevitabile CGIL- Sezione Nuovi Diritti.
Contemporaneamente, l’UNAR ha commissionato agli stessi “esperti” tre libriccini intitolati “Educare alla diversità a scuola”, uno per le elementari, uno per le medie inferiori e l’ultimo per le medie superiori.
Cito alcuni dei teoremi contenuti nei testi destinati qui e adesso ai ragazzi italiani.
“L’attrazione, i sentimenti e i comportamenti sessuali e romantici ( sì, romantici) verso persone dello stesso sesso sono normali e positive varianti della sessualità umana”.
“Le influenze che l’ambiente socio culturale e religioso può esercitare nel generare omofobia e omofobia interiorizzata sono conclusioni cui pervengono numerosi studi scientifici”.
“L’impatto negativo del conflitto tra omosessualità e religione sulla salute mentale è ampiamente dimostrato”.
“Maggiore risulta il grado di ignoranza, di conservatorismo politico e sociale, di cieca credenza nei precetti religiosi, maggiore sarà la probabilità che un individuo abbia un’attitudine omofoba”.
Colpiti e affondati ! Siamo pazzi, ignoranti, gretti, religiosi, quindi “omofobi”.
E lo scrivono pagati dalle nostre tasse, a nome di Presidenti del Consiglio come Monti, Letta, Renzi, che ostentano la presenza alla messa domenicale.
Queste sono le mani in cui dovremmo lasciare i nostri bambini, quelle le idee in cui li cresceranno !
Ma anche gli adulti devono essere rieducati ed ecco allora, ad uso degli operatori dell’informazione, un altro magnifico manualetto degli stessi autori e della stessa UNAR, le “Linee guida per un’informazione rispettosa delle persone LGBT”.
Ha un’invitante copertina con un cuore arcobaleno, e ventotto dense paginette.
Ecco di seguito un florilegio di perle tratte dal vademecum ad uso del giornalista al passo coi tempi.
Si sconsiglia, o vieta, di usare espressioni quali “famiglia naturale” o “famiglia tradizionale” o anche famiglia gay o omosessuale, dovendosi preferire la locuzione “famiglie omogenitoriali”, oppure famiglie con due papà o due mamme.
Si proibisce di sostenere, in tema di adozioni, che il bambino abbia bisogno di una figura maschile o di una femminile . In quel caso, il giornalista si renderebbe responsabile di diffusione di un “luogo comune”, smentito da una pretesa “letteratura scientifica”.
Né, discutendo di nuova genetica, si può parlare di “uteri in affitto”, espressione considerata dispregiativa, da sostituire da “gestazione di sostegno”.
Una vera e propria polizia del pensiero, che suggerisce anche – testuale – “di superare l’idea di instaurare un contraddittorio quando si parla di tematiche LGBT; se c’è chi difende i diritti delle persone LGBT, non è necessario dar voce a chi è contrario”. Democrazia e pluralismo….
Ai fotografi è intimato di “non indulgere a riprendere, nelle manifestazioni tipo Gay Pride, immagini di persone luccicanti e svestite”. Che bonton, nella censura degli squadristi del lato B !
Il manuale LGBT fornisce anche un aggiornato glossario dei termini e dei significati, il nuovo omogalateo.
Ne cito un paio, approvati dalla rete Ready, cioè da primarie amministrazioni comunali italiane.
IDENTITA’ DI GENERE : la percezione di sé come maschio o femmina o in una condizione non definita.
TRANSGENDER : termine che comprende tutte le persone che non si riconoscono nei modelli correnti di identità e di ruolo di genere, ritenendoli troppo restrittivi rispetto alla propria esperienza.
Esisterebbe anche una nebulosa “intersessualità”, mentre l’ ETEROSESSISMO sarebbe la “visione del mondo che considera naturale solo l’eterosessualità”.Molto interessante la definizione di OMOFOBIA “pregiudizio, paura, ostilità nei confronti degli omosessuali e azioni che da questo pregiudizio derivano. Può portare ad atti di violenza” .
Peraltro, ora si consiglia di usare il sinonimo soft di omofobia, che è “OMONEGATIVITA’’.
Queste istruite sciocchezze le abbiamo pagate noi ad associazioni di invertiti .
Sta a ognuno di noi reagire ,a partire da alcune argomentazioni elementari che svolgo alla buona.
Intanto, l’esistenza di una parte femminile nella psiche maschile e viceversa è un’acquisizione che ha un secolo, si deve alla psicologia analitica di Jung ( il binomio animus/anima), ma non se ne è mai dedotta un’eguaglianza culturale dei sessi.
Quanto alla relazione dominante/dominato nella sistematizzazione dei ruoli, essa appare oggi un cascame di pessime masticature marxiste e non regge alla semplice constatazione che la gravidanza/procreazione e la prima cura della prole è assegnata –dalla natura o da Dio – al sesso/genere femminile.
L’egalitarismo indifferenziato che sostiene la teoria del gender è pernicioso perché si presenta all’insegna della liberazione da costrizioni ingiuste, ma descrive un mondo capovolto in cui tutto si equivale – il che è sacrosanto nel campo della dignità personale – ma falso radicalmente per scelte, stili di vita e situazioni oggettivamente estreme, disordinate moralmente e praticamente.
Si tratta di sofismi evidenti che non cambiano la realtà soltanto perché esistono di fatto forme di attrazione sentimentale e sessuale diverse dalla normale eterosessualità.
Quanto al matrimonio omosessuale , è una contraddizione in termini, giacché matrimonio, nel suo stesso significato letterale, evoca la nascita di nuovi membri della comunità, dunque l’incontro delle due polarità eterne, maschio femmina.
Le relazioni omosessuali non hanno nulla in comune con il matrimonio.
Quelle persone sono in genere sentimentalmente instabili e sessualmente assai promiscue.
Il numero dei matrimoni gay, al netto dei relativi picchi iniziali, sono pochi.Alcune statistiche situano attorno al 5% della popolazione le persone omosessuali.
Sono una su dieci sembra interessata al matrimonio. Vale la pena , allora, tanto baccano, tanto denaro e un così potente armamentario ideologico per qualcosa che riguarda, al più, l’uno o due per cento dei cittadini occidentali?
E’ più che dimostrato che la famiglia normale intatta produce gli adulti migliori dal punto di vista psichico, sociale e persino medico, e che la crisi della famiglia causa miserie psichiche e morali.
Anziché tentare di rimediare, si aggrava la situazione promuovendo la peggiore alternativa pensabile alla famiglia ed alla funzione di genitori educatori normali: l’adozione e la famiglia omosessuale.
Del resto, l’ideologia gay è assolutamente individualista, edonista ed egoista, cieca di fronte alledifficoltà ed ai bisogni naturali dei bambini.
Stiamo inoltre commettendo un terribile abuso sulle prossime generazioni; ogni generazione esercita potere sui propri successori, in quanto modifica l’ambiente trasmessole e le idee ricevute.
Noi stiamo andando oltre, si avvera la prognosi sulla morte di Dio, ma se davvero, attraverso l’eugenetica e la manipolazione tecnoscientifica , questa generazione o la prossima avrà il potere di fare dei propri discendenti quello che vuole, tutti gli uomini nati dopo dipenderebbero da tale potere.
Di più: avremo in Occidente discendenti , successori, se le leggi e lo spirito dei tempi vanno contro la famiglia e la natalità ?Papa Pio XII proclamò che la denatalità è la principale causa della decadenza civile e dell’impoverimento dei popoli.
Nella Grecia antica, la denatalità, associata alla sodomia , azzerò il valoroso popolo spartano, senza la cui resistenza alle Termopili di fronte ai Persiani la civiltà europea non sarebbe probabilmente mai sorta.
Per tutti questi motivi occorre reagire, lottare come padri, madri, nonni, figli, insegnanti, donne e uomini di questo tempo per invertire l’inversione , e ricondurre l’umanità a retta ragione.
Si ha voglia di mollare, estraniarsi da un’epoca malata come predicavano gli Stoici greci (“Vivi nascosto”), rinchiudersi nel proprio guscio.
Non possiamo, non dobbiamo: è un dovere verso il domani e verso quel giorno lontano in cui Mosè ricevette la legge. Per i credenti, c’è un di più, potentissimo: Dio è alleato dell’uomo, come ci ricorda quella mano creatrice protesa verso la sua creatura , dipinta da Michelangelo alla Cappella Sistina.
Torna alla mente una splendida pagina del Don Camillo di Guareschi, l’invocazione di fronte all’ esondazione del fiume. Ora un’ altra temibile piena è in corso, ma il buon parroco pregò così:
“Gesù, se in questo sporco paese le case dei galantuomini potessero galleggiare come l’arca di Noè, io vi pregherei di far venire una tale piena da spaccare l’argine e da sommergere tutto il paese.
Ma siccome i pochi galantuomini vivono in case di mattoni uguali a quelle dei tanti farabutti e non sarebbe giusto che dovessero soffrire per le colpe dei mascalzoni tipo il sindaco Peppone e la sua ciurma di briganti senza Dio, vi prego di salvare il paese dalle acque e di dargli ogni prosperità”
Intanto, la marcia della distruzione intellettuale prosegue , e fuochi verranno attizzati per dimostrare che due più due fa quattro (Chesterton).
Noi ci ritroviamo oggi a difendere dall’onda transumana le incredibili virtù e la splendida sensatezza della vita umana !ROBERTO PECCHIOLI