Nell’ambito della deriva postmoderna transumana, un posto
importante è occupato dalla teoria del genere – “gender” in inglese, la
quale, attraverso una torsione ideologica e semantica afferma una
distinzione sofistica tra sesso come biologia e genere come scelta; ciò
impone, all’interno del paradigma scientista, una nuova genetica, anzi
eugenetica, perché le tecniche relative alla procreazione assistita sono
il filo d’acciaio che lega teorizzazioni, scoperte scientifiche e
lucrosi affari.
La teoria del genere afferma qualcosa di enorme e di totalmente
nuovo, perché attiene all’identità stessa dell’essere umano nel suo
“dimorfismo” ( duplice forma) femminile/maschile, da sempre riconosciuto
come naturale.
Essa asserisce che sesso e genere sono due concetti del tutto
distinti, l’uno attenendo – il sesso- alla sfera della pura morfologia,
l’altro – il genere , ad una appartenenza acquisita per scelta
soggettiva e culturale.
Dio creò l’uomo a sua immagine “maschio e femmina li creò” (Bibbia- Genesi v. 27) .
Secondo la nuova ideologia “gender”, così non è, e la sfida che ne
nasce è il più grande pericolo per l’umanità contemporanea, come intuì
ed affermò il papa Benedetto XVI.
Un’ ideologia che avanza nel deserto del liberismo mondialista,
armata dei cascami del marxismo nella sua forma “francofortese” ed
individualista (Marcuse, Wilhelm Reich) e della psicanalisi freudiana
più estrema, unitamente a settori importanti del pensiero scientifico .
Umberto Veronesi: “L’amore omosessuale è quello più puro, perché non è legato alla procreazione ” .
La procreazione è forse impura ?
Si sta gradualmente introducendo una visione dell’uomo che corrode e
devasta i fondamenti della persona umana come tale. Non è di condotte
individuali che stiamo discutendo. In pericolo è la persona umana,
poiché si vanno ridefinendo artificialmente i vissuti umani
fondamentali: il rapporto uomo donna, la maternità e la paternità, i
diritti e la dignità dei bambini.
Lo sganciamento dell’uomo dalla natura è il vero obiettivo: dopo aver
separato il sesso dalla procreazione- pillola, contraccezione – si
vuole adesso separare la procreazione dal sesso – uteri in affitto,
fecondazione in provetta.
L’umanità derubricata a zootecnia d’allevamento industriale , come suini e bovini, dietro l’apparenza dell’emancipazione.
Avanza assistito dalla tecnica e non può essere compreso senza
parlare anche di aborto seriale, eutanasia ( o fine vita, che è il nuovo
nome della morte ) , medicina genetica ,biochimica, infine di affarismo
legato alle scoperte.
Le nuove parole sono di per sé interessanti : fine vita, genere al
posto di sesso. Qui c’ è il nucleo di tutta la costruzione teorica.
Secondo l’ideologia gender le differenze sessuali tra maschio e
femmina sarebbero dunque semplice morfologia modificabile e nella
sostanza non avrebbero alcuna importanza.
In base a questo punto di vista la distinzione maschile/femminile avrebbe una valenza eminentemente culturale.
Gli uomini sarebbero tali solo perché educati da uomini, le donne sarebbero tali perché educate da donne. Una bomba atomica.
Dobbiamo allora comprendere perché si voglia intervenire e
rimodellare l’immagine stessa, e la percezione di sé dell’umanità ed
imporre una concezione della sessualità ideologica ed avulsa da
qualunque retaggio naturale. Un processo, che nelle sue forme estreme,
pare destinato a sfociare nel modello di un uomo artificiale, riplasmato
nella trasmutazione di tutti i valori.
Esiste una regia, un disegno, o almeno un indirizzo potente ed
unitario in questa operazione transumana che sta infettando tutto
l’Occidente e sta determinando, insieme a legislazioni orientate-
matrimonio omosessuale, adozioni gay, legalizzazione della tecniche
riproduttive di laboratorio – un “trasbordo ideologico inavvertito” in
milioni di persone, ossia un inconsapevole cambiamento di idee e
giudizi.
La degenerazione della sessualità è sintomo di un malessere epocale, e
nasce dallo spirito del ’68, la rivoluzione dei costumi nata per
disintegrare tutto ciò che rappresentava il padre e l’autorità, e finita
in un trionfo del nuovo capitalismo, divenuto libertario per calcolo.
Quella che noi chiamiamo europea, o cristiana , è una civiltà che ha
origine da una scoperta decisiva fatta dal popolo ebraico, quella
dell’esistenza di un Dio unico, alleato del suo popolo.
E’ Dio stesso a dare a Mosè la legge, le tavole dei Dieci
Comandamenti, sul Monte Sinai, durante il viaggio di ritorno dalla
cattività egizia, XIII secoli prima di Cristo.
E’ la data di nascita della nostra civiltà, e i comandamenti sono
ancora lì, a esprimere la legge naturale che proviene da Dio e
dall’alleanza, iscritta nel cuore dell’uomo e conoscibile attraverso la
ragione, caratteristica dell’uomo, creatura morale.
Prescrivono, tra l’altro, di onorare il padre e la madre, e di non desiderare la donna d’altri. .
L’omosessualismoè l’epifenomeno dell’ideologia del gender, ovvero
della contestazione dell’idea biblica che Dio “maschio e femmina li
creò”, poiché, rovesciando la prescrizione di Nietzsche, non si diventa
ciò che si è, ma si è ciò che si vuol diventare per scelta culturale,
ambientale, individuale, con l’aiuto del dominio tecnoscientifico.
Chi dovrebbe reagire, in primis la Chiesa cattolica, depositaria di
una sapienza bimillenaria, spesso balbetta e talora la dice grossa, come
l’ attuale vescovo di Roma cheha pronunciato l’improvvida ed
incredibile frase “chi sono io per giudicare ?”, stendardo e suggello
del relativismo morale e della dittatura dell’ “io e delle sue voglie “,
come le definì Papa Ratzinger .
Le nostre radici intellettuali si riallacciano alla concezione di
universo finalizzato, soggetto al dominio di Dio. Il popolo ebraico capì
che il suo Dio era onnipotente, onnisciente, autore della legge e delle
condizioni della giustizia.
Comprese che egli vegliava sul suo popolo e che gli conferiva una natura ed uno statuto morale.
In cambio, Israele era obbligato a salvaguardare la legge ed a soffrirne le conseguenze qualora non l’avesse fatto.
Ma la legge morale non è fatta per adattarsi a ogni nuovo
orientamento, per definizione non è manipolabile e si erge implacabile
contro ogni arrogante pretesa ideologica.
Concetti che passarono poi in Grecia, nell’idea della legge temperata dalla prudenza
(phrònesis) , con il principio della cittadinanza, delle libertà ad essa connesse e nella tensione verso la trascendenza.
Viene in mente il grandioso quadro di Raffaello “La scuola di Atene”,
con Platone che indica il cielo ed Aristotele che richiama alla terra.
Poi venne Roma, con il suo impero che veicolò la civiltà classica ed
incorporò il cristianesimo, e con il suo grande lascito, il diritto
romano, ius civile, ma anche ius naturale.
Fu merito del diritto naturale se il corpo di leggi di una piccola
comunità contadina che si fece Roma divenne legge universale della
civiltà .
Diritto naturale può essere definito un insieme più o meno compatto
di regole per l’azione, prescritto da un’autorità superiore allo stato
politico.
Queste regole si ritiene derivino dai comandamenti divini, dalla
natura dell’uomo e dalla lunga esperienza comunitaria del genere umano.
Leggi peculiari all’uomo, giacché solo l’uomo sulla Terra è l’essere razionale.
La validità delle leggi umane “positive” è dunque la loro conformità
alla ragione, architrave di ogni ordine sociale che sia anche, ed
innanzitutto, ordine dell’anima.
“Vi è certo una vera legge, la retta ragione conforme a natura, diffusa tra tutti, costante, eterna”.
( Marco Tullio Cicerone)
E quando le leggi civili contraddicono la legge naturale, non sono
più leggi, ma simulacri cui si deve disobbedire, queste furono le
ispirate parole pronunciate da Benedetto XVI dinanzi al Parlamento
tedesco, a testimonianza che la verità viene prima anche della libertà..
Nella nostra epoca, in cui a Dio si è sostituto Io e la volontà di
potenza si fa sete di dominio sulla natura, l’uomo rovescia un’altra
profezia di Nietzsche, e diventa una corda tesa al contrario, tra
l’Oltreuomo e la Bestia.
In questo panorama zoologico, fatto di uteri in affitto –
inevitabilmente di giovani donne povere – per “covare” le ovaie delle
signore borghesi , lesbiche e non , fecondati con gli esiti di
masturbazioni di pseudo padri venditori di seme , o di invertiti
desiderosi di progenie, davvero non stupisce che si inventino nuove
parole , formule
“pret-a-porter” , per distrarre, stupire, sviare, rendere normale ciò che normale non è .
Eutanasia, o fine vita diventano sinonimo di soppressione dei malati,
degli anziani e degli sgraditi: in Olanda, prima classificata in
materia sino al recente lugubre sorpasso del Belgio, le campagne pro-
eutanasia furono largamente finanziate dalle assicurazioni sanitarie e
da quelle sulla vita.
Matrimonio per tutti è la formula usata dalla Francia (
l’esprit de finesse non mente !) per giustificare davanti ad un’opinione pubblica riottosa la legalizzazione del matrimonio omosessuale.
Che le parole contino molto, in questa partita mortale tra umanità e
forze infere, lo dimostra lo stesso lemma inglese – l’anglo americano è
la lingua delle magnifiche sorti e progressive – gay, gaio, felice, che
ha ormai sostituito le più oneste definizioni omosessuale, invertito,
pederasta.
Anche omofobia, questa nuova parolona
passepartout, non va sottovalutata.
Significa, letteralmente, paura dell’uguale, fobia equivale a malattia, ma viene declinata come odio verso l’ omosessuale.
C’è tuttavia una crepa nel nuovo termine, la fenditura che lo smaschera : paura dell’uguale.
Ecco la chiave di lettura : la promozione ed imposizione della neo-
cultura dell’identico, la rimozione forzata ed autoritaria delle
differenze e persino della semplice constatazione della loro esistenza.
Massificazione , reificazione (riduzione a cosa) dell’altro essere umano da parte di ciascuno.
Ogni IO si trova ad essere un semplice volto nella massa per tutti i suoi simili.
Ognuno diventa mezzo per l’altro, mai fine, senza la possibilità di scegliere, giudicare, valutare.
Ma ogni morale è soprattutto selezione dei fini.
Di fatto, si realizza nell’identico – obiettivo finale – una
collettivizzazione totalitaria e degradante, descritta magistralmente in
una frase che Stanley Kubrick mette in bocca al sergente Hartman del
film Full Metal Jacket “Qui vige l’uguaglianza, non conta un cazzo
nessuno !”
E’ la nuda moltitudine teorizzata da Toni Negri , amorfa e spersonalizzata come l’impero capitalistico.
Una legge colpirà anche in Italia i reprobi “omofobi” , equiparando alla discriminazione razziale .
Viene evocata in una nuova veste la bestia immonda, da sanzionare
penalmente come reato d’opinione , di leso pensiero, dalla psicopolizia
democratica, attraverso la legge Mancino.
Le nuove superstizioni sono quelle scientifiche e tecnocratiche,
utili alla conservazione del potere nelle mani di élite interessate ad
assumere il controllo profondo degli individui ed il dominio sulla vita,
anche attraverso le tecniche di trasmissione della vita ed il loro
sfruttamento economico.Tutto si tiene, nell’ideologia transumana .
E poiché secondo il nuovo gaio evangelo si deve chiamare genitore 1
la madre ( o chi per essa) e genitore 2 il padre ( o chi per esso) ,
forse sarà politicamente corretto chiamare genitore bovino 1 la mucca e
genitore bovino 2 il toro, dei vitelli generati negli allevamenti per
inseminazione artificiale.
Attendiamo però che ci spieghino come mai, quando gatti, delfini e
galline si accoppiano, il maschio penetri o fecondi la femmina ed in
questo modo abbia inizio una nuova vita.
Viene spontaneo chiedere ai teorici della nuova sessualità , che tipo
di stimolo culturale sia all’origine di tale sorpassato metodo di
accoppiamento, grazie al quale la vita è stata conservata e tramandata
nei millenni.
E’ sin troppo facile replicare ai teorici del gender che presso tutte
le specie, ed anche presso gli umani, il primo compito dei viventi è la
riproduzione e , per noi, la conservazione biologica della comunità cui
apparteniamo.
Il Vecchio Testamento non fa che registrare quest’evidenza, citando
minutamente le varie generazioni che si sono succedute nelle comunità
abramitiche , ed afferma (Levitico 18/22) “Con un uomo non avrai
rapporti come si hanno con una donna. E’ un abominio”.
Inoltre, l’omosessualismo ideologico è un fenomeno soprattutto
maschile, ed è un aspetto di quell’odio per il genere uomo visto e
pensato come dominio e violenza che la parte più estrema del femminismo
ha trasmesso, vorrei dire inoculato, ad altre subculture eversive, come
frange marxiste, freudismo, libertarismo anarcoide. Penso al ruolo di
personalità come Judit Butler.
Quest’uomo devirilizzato, debole ed incerto è il simbolo opaco del
nostro tempo, e della distruzione metodica, tenace, sistematica della
figura paterna.
Ruolo “dimorfico”, complementare a quello materno, simbolo della
legge, della trasmissione dei valori comuni, della tensione verso
l’alto, di un ordine in qualche modo morale ed apollineo.
Un progetto di portata enorme, il gender, un sommovimento tellurico
che l’antropologo professore Antonio Marazzi ha definito come
“operazione di rivolgere a se stesso (essere umano) le capacità
acquisite per modificare le proprie dotazioni naturali, per giungere
infine a sostituirsi alla compiuta evoluzione naturale, per proseguirne
il corso a proprio arbitrio secondo autonome finalità “
In questa prospettiva, non più inconfessata, va cercata una delle
ragioni dell’afflato che lega i poteri forti del mondo all’ideologia del
genere, ultima utopia di una modernità vecchia ed incurabile.
Un’ideologia che tende a giustificare ogni manipolazione della
natura, nella misura in cui nega l’esistenza di qualsiasi ordine
naturale e ribalta le acquisizioni dell’umana civiltà.
Dobbiamo quindi comprendere perché si voglia ridisegnare l’immagine dell’uomo.
Legislazioni antiumane, cui è legittimo , necessario e doveroso
opporsi, contrapponendovi natura e senso comune. Abbiamo bisogno di
informazione, conoscenza, controcultura, chiarezza di idee. Senza, siamo
perduti e perdenti.
Intanto viene indotta una nuova visione del mondo totalmente
costruita in laboratorio, una culturalizzazione esplicita del corpo per
sottrarlo a quanto rimane della sua condizione naturale, un processo
destinato a sfociare nel modello di un uomo artificiale, con
l’imposizione, fin dall’infanzia, di una nuova sessualità ideologica.
Si teorizzache oltre a maschio e femmina ci sarebbero un numero
indefinito di altri generi, o meglio di “ orientamenti sessuali”-
ventitré, dicono, tra cui l’omosessualità, il lesbismo, la bisessualità,
la transessualità sino alla pedofilia; generi/orientamenti definiti
normalissimi come la vecchia , cara eterosessualità, che noi
continueremo a chiamare normalità.
Questa torbida ideologia viene promossa, diffusa, sovvenzionata in tutto l’Occidente da un vastissimo fronte.
Il braccio militante sono i movimenti gay ed omosessualisti, come l’italiana Arcigay.
Questi gruppi, largamente minoritari e squattrinati , hanno ora
acquisito un enorme potere e visto affluire grandi finanziamenti
pubblici e privati da parte di lobby di altissimo livello. Perché ?
Noi affermiamo che l’ideologia del genere è l’ideale cavallo di Troia
per manipolare e sradicare la natura intima e la struttura morale
dell’uomo a fini di dominio e di trasformazione dell’umanità in
qualcos’altro (transumanesimo).
Si fa largo il mondo descritto dall’acronimo LGBT (lesbiche, gay,
bisessuali, transessuali) cui è talora aggiunta la lettera Q di
“queer” – strano, bizzarro, in inglese, copertura di altre “identità di genere”, tra cui cito
drag queen, drag king, sino all’incredibile genere X , indefinito, ma degno di protezione giuridica.
Il padre ufficiale di questa ideologia – o meglio il genitore 1 – è uno psichiatra americano morto nel 2006, John Money.
Il suo sogno era una sorta di democrazia sessuale – essendo
l’identità relativa duttile e malleabile in quanto prodotta dalla
società ( da tutte le società conosciute, peraltro..) – in cui ogni
rapporto sessuale, compresa la pedofilia, è ammesso e legalizzato.
Arrivò ad intervenire chirurgicamente su maschietti che avevano peni
di ridotte dimensioni, trasformandoli fisicamente in bambine, allo scopo
di dimostrare che l’identità sessuale è una sovrastruttura culturale.
Piccole vite rovinate irrimediabilmente sull’altare delle panzane di questo folle dottor Stranamore.
Eppure, ha fatto scuola, giacché la pedofilia, che la psichiatria ha
sempre trattato come malattia, è oggi definita “ orientamento sessuale”.
La potentissima casta degli psichiatri americani aggiorna
periodicamente il manuale DSM, prontuario di psichiatria diffuso in
tutto il mondo, ed ha ultimamente distinto tra pedofilia ed atto
pedofilo, considerando disordinato solo l’atto sessuale consumato. Una
distinzione di cartavelina.
Il desiderio sessuale rivolto ai bambini è un semplice orientamento, si legge nell’ultima edizione del DSM.
E’ sin troppo agevole , in materia, ricordare i formidabili interessi economici dell’industria farmaceutica .
Un solo esempio di medicalizzazione della vita sin dall’infanzia:
milioni di bambini vivaci- americani ed europei- vengono trattati con il
Ritalin, che è un amfetaminicocon elevate probabilità di dipendenza.
La pedofilia, dunque, secondo la nuova vulgata, sarebbe un’opzione
tra le tante, un orientamento come un altro, e non un atto abominevole a
danno di bimbi ? Vedrete, prima o poi passerà, ci riusciranno.
Qualcuno, intanto, mette denaro, e molto, quindi l’ideologia di
genere non sorge da uno slancio, o da un’esigenza della tanto carezzata
società civile, ma più concretamente da laboratori intellettuali ben
riforniti di dollari dalle più grandi entità della Terra.
Uno è il miliardario Soros, quello che attaccò in Borsa la lira, il
quale ha costituito un circolo di magnati – si chiama The Good Society (
la buona società, le solite parole invertite intuite da George Orwell,
tipo “la verità è menzogna”) con cui finanzia attivamente le
organizzazioni gay.
Non mancano, tra i generosi contribuenti della causa, Bill Gates di
Microsoft ed il patron di Amazon, quelli dei libri elettronici, la
Fondazione Rockefeller, una famiglia che non manca mai all’appello, i
Ford ed il Goldman Fund della più potente banca ebraica d’affari del
mondo, che ha elargito due milioni di dollari.
Anzi, a proposito di Goldman & Sachs, e di JP Morgan, concorrente
e gemella, i loro presidenti, di solito riservatissimi e silenziosi,
hanno pubblicamente lodato il matrimonio omosessuale, affermando
testualmente che “ è una cosa buona per la nostra società ed i clienti “
ed addirittura “l’uguaglianza nel matrimonio riduce gli oneri e le
sfide a carico dei dipendenti e porterà alla costituzione di attività
imprenditoriali di successo.”
Tra i filantropi pro-gay si annoverano anche Kodak, Pepsi, Toyota,
Nike, Apple, Xerox, IBM, Chrysler ( toh, la Fiat), DeutscheBank – quelli
che hanno svenduto i nostri BOT per far salire a 600 il mitico “
spread”, Citygroup, la Fondazione Playboy – veterana del settore-
EstééLauder, e questo si capisce di più, profumi e rossetti.Denaro,
tanto, a fondo perduto alla causa omosessuale.
Lo scopo resta l’omologazione globale: cancellare le diversità,
demolire tutte le identità sociali, religiose, politiche, culturali,
nazionali ed ovviamente sessuali.
L’esito finale sarà la completa estirpazione del senso di identità
interiore del genere umano, la lacerazione dell’anima e la
ricollocazione di una nuova pseudo anima artificiale nel vuoto così
provocato.
Il passaggio intermedio è in corso edè la distruzione del concetto di
famiglia, perché questa strana, radicata istituzione è un ostacolo
enorme ai loro piani.
Un uomo solitario e privo di valori, schiavo delle pulsioni , privato
di radici, è in balia degli eventi, manipolabile a piacimento come
consumatore e come cittadino.
Intanto, il sistema di intrattenimento industrial-mediatico diffonde
incessantemente l’immagine di un essere umano ibrido, il concetto di
differenza naturale tra i sessi viene minimizzato o ridicolizzato, tra
donne armate e violente e ometti al pannolino, ed ogni obiezione è
rimossa o demonizzata come discriminatoria.
L’agenda politica di questa parte di mondo viene riscritta, con la priorità del “gender”, da imporre mediante leggi
ad hoc,
riprogrammazione dei corsi scolastici, sanzioni penali agli oppositori e
persino attraverso la rielaborazione del linguaggio comune, che bolla
come sessiste o discriminatorie espressioni arcaiche e immemorabili,
quali mamma e papà o donna incinta.
Un’organizzazione che gode dello status di consulente speciale
dell’ONU, Gherush92, senza timore del ridicolo ha chiesto, attraverso la
propria rappresentante italiana , di togliere dai programmi scolastici
la Divina Commedia, vertice della letteratura mondiale, in quanto
islamofoba – Maometto sta all’inferno – antisemita, offende Giuda e,
orrore massimo, perché mette all’indice i sodomiti che ebbero rapporti
“contro natura”, ohibò, anche loro condannati all’Inferno.
“Siete voi qui,Ser Brunetto?”, chiede Dante a Brunetto Latini, brillante intellettuale che pure era stato suo maestro.
Anche l’ Organizzazione Mondiale della Sanità si occupa da qualche anno dello sviluppo sessuale dei bambini europei.
Ecco il suo programma, tratto da un documento ufficiale.Da 0 a 4
anni; si prescrive l’apprendimento “del godimento e piacere quando
giochiamo con il nostro corpo, la scoperta del corpo e dei genitali ”.
Onanismo della prima infanzia.Sempre da 0 a 4 anni, è l’età ideale per
“esprimere i bisogni, i desideri e i limiti, ad esempio nel gioco del
dottore” e per “consolidare l’identità di genere” Piccoli Platinette
crescono.
Da 4 a 6 anni è il momento giusto per la masturbazione e si può
tranquillamente parlare di argomenti inerenti la sessualità, ma anche di
amicizia e amore “verso persone dello stesso sesso”.
Una perfetta società, invertita dall’asilo.
Da 6 a 9 anni si è pronti per difendere e conoscere” i diritti sessuali di bambini e bambine”.
Da 9 a 12 anni – era ora – si dovrà “sapere tutto sulla riproduzione e
pianificazione familiare” – provette, siringhe, o il vecchio metodo ?-
oltreché sui “diversi tipi di contraccettivi e sui rischi e conseguenze
del sesso non protetto”.
La gravidanza come spauracchio ! Meno male che è sul mercato l’utero
in affitto , se proprio non si può fare a meno di un moccioso tra i
piedi.Non è fantascienza, incubo notturno, o scenario apocalittico.
E’ l ’Organizzazione Mondiale della Sanità, pagata anche con le tasse degli italiani.
Contemporaneamente, lavorano con lena per modificare noi e creare
l’uomo nuovo attraverso cinema, televisioni, giornali, pubblicità
mirata. Lavorano sui tempi lunghi , sui costumi , ma hanno fatto molta
strada.
Veicolano i nuovi modelli para-culturali, famiglie allargate, gay
buoni e generosi, “normali” cattivi egoisti ed ignoranti e così via, dai
cartoni animati alle soap opera ai romanzi a larga tiratura.
Ma quando ci sono di mezzo i bambini, quindi il futuro, bisogna essere intransigenti, addirittura feroci nella risposta.
Occorre allora ripetere fino allo sfinimento che un bambino, per
crescere e diventare adulto sano e libero, ha bisogno di due figure ben
precise: la madre ( l’uovo) ed il padre (il seme).
Questi due ruoli si possono criticare, ma da che mondo è mondo sono
state sempre state le figure-guida, il modello da trasmettere che sarà a
sua volta emulato dai figli.
In natura, tranne rarissime eccezioni, la prole viene partorita e nutrita da una madre e protetta da un padre.
La dicotomia maschile femminile è nella natura e nei fatti:
simbolicamente Luna (madre) Sole (padre), Terra (madre) Cielo (padre).
In natura non si osservano animali dello stesso sesso che prendono in affitto un utero per aumentare il focolare domestico.
Ecco perché , per ciò che stanno instaurando, si deve parlare di antinatura, antiumanità e, per chi crede, di anticristo.
Un uomo nuovo, deprivato perfino delle sue origini e timoroso del futuro, che vive male il presente.
Scollegato dal sua verodestino, l’orizzonte spirituale, immerso a
forza in una falsa esistenza proiettata nella materia e per la materia,
gestito, manipolato dalle forze più basse, grazie alla sfavillante
illusione del successo, dell’illimitato, strappato alla famiglia e
scisso da se stesso.
Il suddito ideale, descritto nel “Mondo nuovo” di AldousHuxley:
omologato fin dalla nascita, con la riproduzione separata dal sesso e
dall’amore, schiavo di una dolce droga ( il soma) che dissolve lo
spirito , dedito ad un piacere sessuale indifferenziato e senza limiti.
AldousHuxleynon era un romanziere, ma un teorico del transumano,
affiliato a varie consorterie riservate dell’Impero Britannico, ed era
nipote di Thomas Huxley, biologo naturalista sostenitore
dell’eugenetica, ossia della scienza che intende orientare e scegliere
le nascite secondo criteri prefissati, dalla razza, all’intelligenza, ai
caratteri fisici , al sesso.
Una deriva, quella eugenetica, attribuita al nazionalsocialismo, ma
nata, sviluppata e teorizzata in Inghilterra nell’ambito
dell’evoluzionismo di Darwin ed a fini imperiali.
Si vede bene come la trama e l’ordito di questa macchinazione
ideologica abbiano, insieme con un passato, uno sviluppo, un centro ed
un motore.
Il motore è la volontà luciferina di poche migliaia di persone,
potentissime per denaro , mezzi ed armi, decise a sviluppare un potere
schiacciante sull’intera specie umana; il centro sono le nuove
ideologie, come il gender, con il suo nucleo duro omosessualista ; lo
sviluppo è l’azione coordinata, sinergica di scuola, informazione,
politica, tecnostruttura, industria.
Un
continuum attraversato da precetti come la riduzione
della vita ad ingombro, grumo da espellere senza problemi dal corpo
della donna al suo inizio, salvo impiantarlo in uteri di povere donne
che svolgeranno il mestiere di fattrici in conto terzi, ingravidate con
asettiche siringhe del seme di giovanotti pagati per autoerotismo, donne
ultrasessantenni che giocano alla mamma, e, soprattutto, bambini che
cresceranno spesso con due padri o due madri, anzi con due genitori 1 o
2.
Invecchiati o malati, i nuovi uomini moriranno poi ammazzati ( altro
non è la pudibonda fine vita assistita) per non mandare in passivo
l’Azienda Sanitaria, la Previdenza Sociale o il Fondo di Assicurazione.
Se il nostro bambino avrà la disgrazia di ammalarsi, non avremo
l’incomodo di curarlo tenacemente e di amarlo, ma valuteremo
l’opportunità di sopprimerlo come in Belgio – a meno di 12 anni – o in
Olanda , a meno di 16.
Ma non dimentichiamo, a proposito di certi evoluti Paesi, anche le responsabilità delle case regnanti.
Hanno certo poco potere politico diretto, ma immensi patrimoni
investiti nelle grandi banche, in multinazionali e colossi finanziari,
gli Orange olandesi, i Sassonia Coburgo belgi, gli Windsor britannici,
ed ora anche i Borbone spagnoli. Hanno voce in capitolo, là dove si
prendono le grandi decisioni.
Complici , non hanno mosso un dito o pronunciato una sola parola,
loro che regnano, secondo antiche formule e regie patenti, per grazia di
Dio, cattolico o protestante.
Eppure, almeno loro hanno voce e pulpiti da cui parlare, ed un residuo di influenza sui loro popoli.
Aveva capito tutto Aleksandr Solgenitsin, quando osservò che “in
Occidente, per chi si vede tagliare i fili del microfono non esiste in
ambito pubblico”. Ed anche per chi non riceve soldi da lorsignori…..
Ricordiamo anche il ricchissimo business della fecondazione
assistita, per quanto uno dei cardini a lungo termine del governo
globale sia una detanalità programmata, obiettivo neomalthusiano più o
meno ammesso di circoli molto influenti.
Eugenetica e nuovi traguardi della biotecnologia implicano tuttavia
la necessità di cambiare continuamente le legislazioni, in modo da
legalizzare le nuove tecniche di riproduzione ( o selezione ) e renderle
accessibili anche agli omosessuali.
Uno scienziato francese, Laurent Alexandre , ha spiegato che “la
velocità del passaggio da inammissibile a tollerato e poi permesso, fino
a obbligatorio, dipende essenzialmente dal ritmo delle scoperte
scientifiche, qualunque siano le obiezioni etiche sollevate”.
Chiaro e onesto, il professorone, che ha omesso però di citare gli
interessi economici e di potere delle lobby mondialiste.Le questioni
morali si devono obliterare o piegare , questo è il messaggio.
Per eugenetica, Pierre Singer arrivò a teorizzare la soppressione neonatale degli infanti “inidonei”.
C’è da ringraziare che gli arcinoti rischi genetici sconsiglino
finora , magari sino alla prossima scoperta scientifica, di normalizzare
anche l’incesto, espungendolo dai codici penali.
E sì che il tabù dei rapporti sessuali tra consanguinei è il più
universale elemento di concordanza in tutti tempi ed in tutte le
culture, come ha dimostrato Claude Lévi Strauss ne “Le strutture
elementari della parentela”.
In Svezia, dove lo Stato-mamma – anzi genitore 1 – assiste dalla
culla alla tomba, salvo contare il più alto tasso al mondo di suicidi,
alcolisti , ed abbandoni familiari – ultimamente anche di violenza alle
donne – gli scolari vengono abituati a giocare indifferentemente con le
bambole e le macchinine, ed il Regno promuove l’inusitata abitudine di
dare ai nuovi nati nomi “neutri”, così da permettere loro la libera
scelta del sesso che vorranno.
La chiesa luterana locale, di cui è Capo il Re, è guidata da una
donna vescovo sposata in chiesa con una donna pastore. Tombola !
LGBT: una lobby arrogante, faziosa, che lancia anatemi e scomuniche,
etichettando come omofobo- Dio ci scampi – chiunque osi argomentare
contro la nuova, indiscutibile ideologia.
Fascisti, razzisti, adesso omofobi.Poveri noi, anche se Giovannino
Guareschi, impareggiabile figura di scrittore cristiano, nazionale e
popolare, ci giustificava così già negli anni 60: “Siamo sorpassati.
Dovete scusarci perché siamo sorpassati. E’ la nostra disgrazia, o forse
la nostra fortuna”.
In Francia, dove fanno le cose sul serio fin dal 1789, gira un aureo
manuale ad uso delle scuole, in cui si afferma “che l’identità sessuale è
la percezione soggettiva che si ha del proprio sesso e della propria
identità sessuale” il che è tautologico. Il capitolo 9 ha questo titolo
DIVENTARE uomo o donna – vivere la propria sessualità.Avanti figli della
patria, questa è la nuova Marsigliese !
Il sesso non è più un fatto, ma un’invenzione sociale , imposta dalla società maschilista.
Una teoria che si appoggia, tra l’altro, sull’ ipotesi di Freud della bisessualità innata.
Ma si va oltre, abolendo senz’altro il fattore biologico, che invece è
una costante filogenetica non solo della continuità della specie, ma
anche dello sviluppo psicologico dell’individuo uomo o donna .
Questo fattore, secondo il ministero francese, va abrogato in nome della scelta soggettiva.
Delirio di autocreazione.
La scuola, allora, diventa un’efficiente impresa di destrutturazione-
decostruzione della famiglia, argine ultimo alla decomposizione dei
valori istintivi che reggevano sino a poco tempo fa ogni comunità umana.
Si porta avanti così una lotta esasperata, isterica in nome della
parità, una parità contabile, un’uguaglianza amorfa tra i sessi, sotto
la quale si nasconde la loro indifferenziazione e interscambiabilità,
che sono i principi stessi della forma merce ( economia di scala,
produzione di serie, pubblicità massiva, consumo compulsivo, velocissime
mode) , con un mondo privato della sua naturale, ricca eterogeneità.
In Canada, una piccina di tre anni ha tre cognomi, perché ha due
madri – due lesbiche sposate una delle quali ha affrontato la gravidanza
– genitore 1- attraverso l’inseminazione artificiale da parte di un
amico della coppia, omosessuale pure lui – genitore 3- che ha
sottoscritto un contratto che gli permette di vedere la bambina e
partecipare alla sua educazione . Educazione !
L’avvocato che ha stilato il contratto ha così commentato: “Il vero
grande cambiamento introdotto dalla nuove leggi familiari in termini di
genitorialità ( altro neologismo, abituiamoci…) è la modalità con cui si
DECIDE CHI E’ IL GENITORE. In passato, abbiamo guardato alla biologia e
alle connessioni genetiche. E questo, oggi non è più vero. Ora noi
guardiamo alla volontà delle parti che contribuiscono alla CREAZIONE del
bambino.”
Creazione, da parte dell’uomo-Dio, con la mediazione della tecnica, demiurgo onnipotente.
La legge naturale è sostituita dalla legge dell’uomo che pretende di dettare i modi del suo vivere.
Il pensiero dell’avvocato canadese esprime tuttavia perfettamente la
volontà insieme violenta , egoista e prometeica che fa del bambino la
vittima incolpevole, con incalcolabili conseguenze future, delle scelte
sciagurate dei cosiddetti genitori.
In Italia, siamo solo apparentemente più indietro, o avanti, protetti
sinora dall’art. 29 della Costituzione che definisce la famiglia
“società naturale fondata sul matrimonio”, e soprattutto difesi da un
senso comune che non si è ancora spento.
Ma la battaglia è in corso, e non nelle retrovie delle dispute
intellettuali, ma in Parlamento, dove la legge Scalfarotto (altro gay)
sull’ omofobia ha lo scopo di impedire e sanzionare discorsi o scritti
come quello presente, enei tribunali, come hanno dimostrato recentissime
, sconcertanti sentenze.
Un organismo pubblico, pagato con denaro nostro, dieci milioni di
euro, venti miliardi del vecchio conio, l’ UNAR -Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali a difesa delle differenze ( sempre le
parole invertite di Orwell…) , che dipende dalla Presidenza del
Consiglio, ha elaborato una “strategia nazionale per la prevenzione ed
il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e
sull’identità di genere”, ed ha prodotto un opuscolo di 52 pagine,
scaricabile da Internet, realizzato da 29 associazioni davvero
qualificate ed imparziali.
Si chiamano, come è buona regola dell’aziendalismo
“à la page”,
Gruppo di Lavoro LGBT e sono esclusivamente associazioni omosessuali .
Cito alla rinfusa, Arcygay e Lesbica, MIT Movimento Identità
Transessuale, Gay.net, Consultorio Transgenere, un fantastico Gay Lib,
oltre al Circolo Culturale Omosessuale Mario Mieli- illustre
intellettuale omosex- , integrate dal Partito Radicale e
dall’inevitabile CGIL- Sezione Nuovi Diritti.
Contemporaneamente, l’UNAR ha commissionato agli stessi “esperti” tre
libriccini intitolati “Educare alla diversità a scuola”, uno per le
elementari, uno per le medie inferiori e l’ultimo per le medie
superiori.
Cito alcuni dei teoremi contenuti nei testi destinati qui e adesso ai ragazzi italiani.
“L’attrazione, i sentimenti e i comportamenti sessuali e romantici (
sì, romantici) verso persone dello stesso sesso sono normali e positive
varianti della sessualità umana”.
“Le influenze che l’ambiente socio culturale e religioso può
esercitare nel generare omofobia e omofobia interiorizzata sono
conclusioni cui pervengono numerosi studi scientifici”.
“L’impatto negativo del conflitto tra omosessualità e religione sulla salute mentale è ampiamente dimostrato”.
“Maggiore risulta il grado di ignoranza, di conservatorismo politico e
sociale, di cieca credenza nei precetti religiosi, maggiore sarà la
probabilità che un individuo abbia un’attitudine omofoba”.
Colpiti e affondati ! Siamo pazzi, ignoranti, gretti, religiosi, quindi “omofobi”.
E lo scrivono pagati dalle nostre tasse, a nome di Presidenti del
Consiglio come Monti, Letta, Renzi, che ostentano la presenza alla messa
domenicale.
Queste sono le mani in cui dovremmo lasciare i nostri bambini, quelle le idee in cui li cresceranno !
Ma anche gli adulti devono essere rieducati ed ecco allora, ad uso
degli operatori dell’informazione, un altro magnifico manualetto degli
stessi autori e della stessa UNAR, le “Linee guida per un’informazione
rispettosa delle persone LGBT”.
Ha un’invitante copertina con un cuore arcobaleno, e ventotto dense paginette.
Ecco di seguito un florilegio di perle tratte dal vademecum ad uso del giornalista al passo coi tempi.
Si sconsiglia, o vieta, di usare espressioni quali “famiglia
naturale” o “famiglia tradizionale” o anche famiglia gay o omosessuale,
dovendosi preferire la locuzione “famiglie omogenitoriali”, oppure
famiglie con due papà o due mamme.
Si proibisce di sostenere, in tema di adozioni, che il bambino abbia
bisogno di una figura maschile o di una femminile . In quel caso, il
giornalista si renderebbe responsabile di diffusione di un “luogo
comune”, smentito da una pretesa “letteratura scientifica”.
Né, discutendo di nuova genetica, si può parlare di “uteri in
affitto”, espressione considerata dispregiativa, da sostituire da
“gestazione di sostegno”.
Una vera e propria polizia del pensiero, che suggerisce anche –
testuale – “di superare l’idea di instaurare un contraddittorio quando
si parla di tematiche LGBT; se c’è chi difende i diritti delle persone
LGBT, non è necessario dar voce a chi è contrario”. Democrazia e
pluralismo….
Ai fotografi è intimato di “non indulgere a riprendere, nelle
manifestazioni tipo Gay Pride, immagini di persone luccicanti e
svestite”. Che
bonton, nella censura degli squadristi del lato B !
Il manuale LGBT fornisce anche un aggiornato glossario dei termini e dei significati, il nuovo omogalateo.
Ne cito un paio, approvati dalla rete Ready, cioè da primarie amministrazioni comunali italiane.
IDENTITA’ DI GENERE : la percezione di sé come maschio o femmina o in una condizione non definita.
TRANSGENDER : termine che comprende tutte le persone che non si
riconoscono nei modelli correnti di identità e di ruolo di genere,
ritenendoli troppo restrittivi rispetto alla propria esperienza.
Esisterebbe anche una nebulosa “intersessualità”, mentre l’
ETEROSESSISMO sarebbe la “visione del mondo che considera naturale solo
l’eterosessualità”.Molto interessante la definizione di OMOFOBIA
“pregiudizio, paura, ostilità nei confronti degli omosessuali e azioni
che da questo pregiudizio derivano. Può portare ad atti di violenza” .
Peraltro, ora si consiglia di usare il sinonimo
soft di omofobia, che è “OMONEGATIVITA’’.
Queste istruite sciocchezze le abbiamo pagate noi ad associazioni di invertiti .
Sta a ognuno di noi reagire ,a partire da alcune argomentazioni elementari che svolgo alla buona.
Intanto, l’esistenza di una parte femminile nella psiche maschile e
viceversa è un’acquisizione che ha un secolo, si deve alla psicologia
analitica di Jung ( il binomio
animus/anima), ma non se ne è mai dedotta un’eguaglianza culturale dei sessi.
Quanto alla relazione dominante/dominato nella sistematizzazione dei
ruoli, essa appare oggi un cascame di pessime masticature marxiste e non
regge alla semplice constatazione che la gravidanza/procreazione e la
prima cura della prole è assegnata –dalla natura o da Dio – al
sesso/genere femminile.
L’egalitarismo indifferenziato che sostiene la teoria del gender è
pernicioso perché si presenta all’insegna della liberazione da
costrizioni ingiuste, ma descrive un mondo capovolto in cui tutto si
equivale – il che è sacrosanto nel campo della dignità personale – ma
falso radicalmente per scelte, stili di vita e situazioni oggettivamente
estreme, disordinate moralmente e praticamente.
Si tratta di sofismi evidenti che non cambiano la realtà soltanto
perché esistono di fatto forme di attrazione sentimentale e sessuale
diverse dalla normale eterosessualità.
Quanto al matrimonio omosessuale , è una contraddizione in termini,
giacché matrimonio, nel suo stesso significato letterale, evoca la
nascita di nuovi membri della comunità, dunque l’incontro delle due
polarità eterne, maschio femmina.
Le relazioni omosessuali non hanno nulla in comune con il matrimonio.
Quelle persone sono in genere sentimentalmente instabili e sessualmente assai promiscue.
Il numero dei matrimoni gay, al netto dei relativi picchi iniziali,
sono pochi.Alcune statistiche situano attorno al 5% della popolazione le
persone omosessuali.
Sono una su dieci sembra interessata al matrimonio. Vale la pena ,
allora, tanto baccano, tanto denaro e un così potente armamentario
ideologico per qualcosa che riguarda, al più, l’uno o due per cento dei
cittadini occidentali?
E’ più che dimostrato che la famiglia normale intatta produce gli
adulti migliori dal punto di vista psichico, sociale e persino medico, e
che la crisi della famiglia causa miserie psichiche e morali.
Anziché tentare di rimediare, si aggrava la situazione promuovendo la
peggiore alternativa pensabile alla famiglia ed alla funzione di
genitori educatori normali: l’adozione e la famiglia omosessuale.
Del resto, l’ideologia gay è assolutamente individualista, edonista
ed egoista, cieca di fronte alledifficoltà ed ai bisogni naturali dei
bambini.
Stiamo inoltre commettendo un terribile abuso sulle prossime
generazioni; ogni generazione esercita potere sui propri successori, in
quanto modifica l’ambiente trasmessole e le idee ricevute.
Noi stiamo andando oltre, si avvera la prognosi sulla morte di Dio,
ma se davvero, attraverso l’eugenetica e la manipolazione
tecnoscientifica , questa generazione o la prossima avrà il potere di
fare dei propri discendenti quello che vuole, tutti gli uomini nati dopo
dipenderebbero da tale potere.
Di più: avremo in Occidente discendenti , successori, se le leggi e
lo spirito dei tempi vanno contro la famiglia e la natalità ?Papa Pio
XII proclamò che la denatalità è la principale causa della decadenza
civile e dell’impoverimento dei popoli.
Nella Grecia antica, la denatalità, associata alla sodomia , azzerò
il valoroso popolo spartano, senza la cui resistenza alle Termopili di
fronte ai Persiani la civiltà europea non sarebbe probabilmente mai
sorta.
Per tutti questi motivi occorre reagire, lottare come padri, madri,
nonni, figli, insegnanti, donne e uomini di questo tempo per invertire
l’inversione , e ricondurre l’umanità a retta ragione.
Si ha voglia di mollare, estraniarsi da un’epoca malata come
predicavano gli Stoici greci (“Vivi nascosto”), rinchiudersi nel proprio
guscio.
Non possiamo, non dobbiamo: è un dovere verso il domani e verso quel
giorno lontano in cui Mosè ricevette la legge. Per i credenti, c’è un di
più, potentissimo: Dio è alleato dell’uomo, come ci ricorda quella mano
creatrice protesa verso la sua creatura , dipinta da Michelangelo alla
Cappella Sistina.
Torna alla mente una splendida pagina del Don Camillo di Guareschi,
l’invocazione di fronte all’ esondazione del fiume. Ora un’ altra
temibile piena è in corso, ma il buon parroco pregò così:
“Gesù, se in questo sporco paese le case dei galantuomini potessero
galleggiare come l’arca di Noè, io vi pregherei di far venire una tale
piena da spaccare l’argine e da sommergere tutto il paese.
Ma siccome i pochi galantuomini vivono in case di mattoni uguali a
quelle dei tanti farabutti e non sarebbe giusto che dovessero soffrire
per le colpe dei mascalzoni tipo il sindaco Peppone e la sua ciurma di
briganti senza Dio, vi prego di salvare il paese dalle acque e di dargli
ogni prosperità”
Intanto, la marcia della distruzione intellettuale prosegue , e
fuochi verranno attizzati per dimostrare che due più due fa quattro
(Chesterton).
Noi ci ritroviamo oggi a difendere dall’onda transumana le incredibili virtù e la splendida sensatezza della vita umana !
ROBERTO PECCHIOLI