http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/VATICANO/cei_vescovi_cardinale_angelo_bagnasco_chiesa_lavoro_governo_caritas_crisi_consumi/notizie/591178.shtml
Prolusioni meno «inamidate».
«Contro la crisi è necessario incentivare i consumi senza ritornare
nella logica perversa del consumismo che divora il consumatore - ha
detto oggi il cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella
prolusione al Consiglio episcopale permanente - Ma è altresì
indispensabile sostenere in modo incisivo chi crea lavoro e occupazione
in Italia, semplificando anche le inutili e dannose burocrazie».
(....)
«Visione iperindividualista origine dei mali del mondo». «E' una visione
iperindividualista all'origine dei mali del mondo, tanto all'interno
delle famiglie quanto nell'economia, nella finanza e nella politica»
afferma il presidente della Cei.
«Il 66% dei separati non riesce a comprare beni primari». «Si registrano
anche gravi e crescenti difficoltà derivanti purtroppo dalla rottura
dei rapporti coniugali, sia a livello occupazionale che abitativo -
osserva il cardinale anticipando i dati del Rapporto Caritas 2014, di
imminente pubblicazione - Il 66,1% dei separati dichiara di non riuscire
a provvedere all'acquisto dei beni di prima necessità. A questi dati di
ordine materiale si devono aggiungere quelli di tipo relazionale tra
padri e figli: il 68% dichiara che la separazione ha inciso
negativamente su tale rapporto».
«Impressionante aumento di italiani ai centri Caritas».
«La povertà - dice il Rapporto 2014 della nostra Caritas sulla povertà e
l'esclusione sociale in Italia intitolato "False partenze", è in rapido
e preoccupante aumento - ha detto Bagnasco - Sembra di essere in prima
linea su una trincea più grande di noi, anche se sappiamo che la Chiesa
non è chiamata a risolvere tutti i problemi sociali, ma a contribuire al
meglio nello spirito di Cristo buon Samaritano. Comunque, gli sforzi
delle 220 Caritas diocesane e degli 814 Centri di ascolto monitorati (in
tutto sono 2.832) si sono moltiplicati, e le iniziative sono in quattro
anni raddoppiate registrando un aumento impressionante di italiani che
bussano alla porta, così come di gruppi sociali che fino ad oggi erano
estranei al disagio sociale. I fondi diocesani di solidarietà aumentano
dell'11%, e gli sportelli, per aiutare la ricerca del lavoro o della
casa, sono giunti a 216».
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