martedì 25 marzo 2014

Bagnasco: relazioni padri figli a rischio con le separazioni

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/VATICANO/cei_vescovi_cardinale_angelo_bagnasco_chiesa_lavoro_governo_caritas_crisi_consumi/notizie/591178.shtml

Prolusioni meno «inamidate».


«Contro la crisi è necessario incentivare i consumi senza ritornare nella logica perversa del consumismo che divora il consumatore - ha detto oggi il cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella prolusione al Consiglio episcopale permanente - Ma è altresì indispensabile sostenere in modo incisivo chi crea lavoro e occupazione in Italia, semplificando anche le inutili e dannose burocrazie».

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«Visione iperindividualista origine dei mali del mondo». «E' una visione iperindividualista all'origine dei mali del mondo, tanto all'interno delle famiglie quanto nell'economia, nella finanza e nella politica» afferma il presidente della Cei.

«Il 66% dei separati non riesce a comprare beni primari». «Si registrano anche gravi e crescenti difficoltà derivanti purtroppo dalla rottura dei rapporti coniugali, sia a livello occupazionale che abitativo - osserva il cardinale anticipando i dati del Rapporto Caritas 2014, di imminente pubblicazione - Il 66,1% dei separati dichiara di non riuscire a provvedere all'acquisto dei beni di prima necessità. A questi dati di ordine materiale si devono aggiungere quelli di tipo relazionale tra padri e figli: il 68% dichiara che la separazione ha inciso negativamente su tale rapporto».

«Impressionante aumento di italiani ai centri Caritas». «La povertà - dice il Rapporto 2014 della nostra Caritas sulla povertà e l'esclusione sociale in Italia intitolato "False partenze", è in rapido e preoccupante aumento - ha detto Bagnasco - Sembra di essere in prima linea su una trincea più grande di noi, anche se sappiamo che la Chiesa non è chiamata a risolvere tutti i problemi sociali, ma a contribuire al meglio nello spirito di Cristo buon Samaritano. Comunque, gli sforzi delle 220 Caritas diocesane e degli 814 Centri di ascolto monitorati (in tutto sono 2.832) si sono moltiplicati, e le iniziative sono in quattro anni raddoppiate registrando un aumento impressionante di italiani che bussano alla porta, così come di gruppi sociali che fino ad oggi erano estranei al disagio sociale. I fondi diocesani di solidarietà aumentano dell'11%, e gli sportelli, per aiutare la ricerca del lavoro o della casa, sono giunti a 216».

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