lunedì 12 maggio 2014

Papà vengono da Marte, mamme da Venere

Barbara Tamborini e Alberto Pellai, rispettivamente psicopedagogista e psichiatra oltre che marito e moglie, scrivono un manuale per genitori "a uso terrestre" (I papà vengono da Marte le mamme da Venere) e raccontano i due diversi punti di vista dell'avere un figlio.




Dal momento in cui si stringe in mano un test di gravidanza positivo comincia per la coppia genitoriale un lungo viaggio, entusiasmante, ricco di colpi  di scena, di gioie e di dolori e di sfide. Un viaggio che la futura mamma e il futuro papà affronteranno a modo loro. Uniti ma divisi, come possono esserlo un uomo e una donna che hanno in comune un progetto ma che facilmente reagiscono agli eventi con diverse sensibilità. Riprendendo e mutando un detto assai conosciuto, Alberto Pellai e Barbara Tamborini rispettivamente psicopedagogista e psichiatra oltre che marito moglie intitolano il loro manuale I papà vengono da Marte, le mamme da Venere (DeAgostini)  e raccontano sulla base della loro esperienza  (hanno quattro figli) cosa significa essere una mamma o essere un papà.

- Uomini e donne sono davvero così diversi?

«Le neuroscienze hanno dimostrato che i cervelli nei due sessi funzionano differentemente. La ricerca però conferma che la storia di vita incide sul processo di costruzione della mente relazionale e cioè sul modo in cui io mi relaziono con gli altri. In estrema semplicità possiamo dire la mia mente di mamma è il frutto della mia struttura cerebrale di donna e della mia storia di vita. Questo intreccio, che dura per tutta la vita, spiega la varietà del genere umano.
Ciò premesso provo a rispondere alla tua domanda. In cosa le mamme si differenziano dai papà nelle diverse età della famiglia».

- Parliamo dell'attesa come reagisce la mamma durante questo periodo?  


«Il cervello della mamma è tempestato di stimoli perché nel suo corpo sta avvenendo un miracolo unico e speciale. È la gioia della creazione e la potenza della vita che cresce dentro di sé. Una mamma in attesa non smetterebbe mai di camminare fiera tra la gente, di farsi ammirare dagli occhi curiosi di tutti, perché una pancione difficilmente passa inosservato. I nove mesi sono caratterizzati da fasi molto diverse, alcune più faticose delle altre ma tutte parte di una grande sinfonia emotiva che culla il cervello della mamma. I papà possono ascoltare, ma da fuori».

- E quando arriva il bebè?

«Inizia la danza degli ormoni. Il primo incontro con il bambino e l’allattamento sono esperienze che marchiano a fuoco la nostra mente. Gli ormoni del piacere rinforzano ogni interazione madre-bambino e la rendono un’esperienza così intensa paragonabile all’innamoramento. Poveri papà, per qualche giorno devono tollerare un rivale irresistibile. Poi la loro presenza rassicurante è fondamentale. I papà aiutano le mamme a trovare la giusta misura nella relazione coi figli. A fondersi senza perdersi. Io ricordo la prima passeggiata fatta con mio marito pochi giorni dopo il ritorno dall’ospedale: ero uno tzunami emotivo, piangevo per niente, mi sentivo in balia della gioia ma anche dell’ansia. Parlare con lui mano nella mano mentre camminavo mi ha fatto riprecipitare sulla terra. Eravamo pronti per la nostra avventura da genitori».


- Poi i bebè crescono e diventano bambini. Come si comportano i genitori?

«L’unità fa la forza. Nel libro raccontiamo come l’intesa tra mamma e papà sia il prerequisito per essere genitori credibili. Le mamme hanno la tendenza a non far sperimentare frustrazioni ai figli. L’istinto è sempre quello di proteggerli, di accudirli. Nei primi mesi di vita questo istinto è la risposta perfetta ai bisogni dei bambini. Noi mamme però rischiamo di far perdurare questo stile di relazione fino all’età adulta dei nostri figli. Se mia figlia di 5 anni piange disperata perché vuole mettere le scarpe ballerine senza calze in pieno inverno, io soffro nel dirle no. Potrei anche arrivare al compromesso di fargliele mettere portandola in braccio fino a dentro la scuola materna. I papà invece sanno dire di no quando è il caso, senza soffrirne troppo. Noi siamo dei cuscini morbidi dove i figli possono ricaricare le energie, ma grazie al cielo ci sono i papà che stimolano i bambini a mettersi alla prova con la vita vera».

- Arriva il terribile periodo dell'adolescenza...

«E' il periodo dei combattimenti. Le mamma in genere sono le orecchie che sanno ascoltare, il nido sicuro a cui tornare ogni volta che il fuori diventa minaccioso o troppo impegnativo. È bello vedere un figlio adolescente tornare per qualche istante bambino, poterlo riabbracciare, incoraggiare, prima che torni a essere sfuggente. I papà marziani sono capaci di far rispettare le regole. Passano lunghissime ore a discutere, contrattare ma sanno presidiare il confine tra ciò che si può fare e ciò che è meglio evitare. A volte la tentazione di allearsi con i figli per le mamme è fortissima. Dai caro, cosa sarà mai … hai esagerato nel riprenderlo … facciamo che lo puniamo se lo rifà un’altra volta. Noi mamme abbia un istinto innato alla mediazione. Soffriamo nel conflitto perché temiamo possa distruggere il legame. L’alchimia tra fermezza e mediazione è faticosa ma promettente».

- E alla fine il tempo passa e il figlio adulto lascia la casa

«E' il momento della nostalgia. La mamma piange. Se penso a quel giorno inizio già a piangere ora. Si accende subito la speranza di una nuora con cui stringere alleanze, di nipoti da accudire. Noi mamme lasciamo uscire solo con la speranza di poter riaccogliere. Le mamme sentono il vuoto, guardano la cameretta vuota del figlio e piangono di nostalgia. Per chi vive questa fase in coppia, può essere una buona occasione per una nuova luna di miele. Per le mamme sole, salutare un figlio che esce di casa è ancora più dolorosa ma la vita grazie al cielo è piena di nuovi inizi. Per quanto ci riguarda, quattro figli sono un bell’investimento per mantenere vivo il flusso di persone in entrata e in uscita. Spero di non sentirmi mai sola. Spero che il papà marziano saprà sempre starmi vicino».


I temi del libro I papà vengono da Marte. le mamme da venere vengono affrontati on line anche attraverso una serie di interessanti  video in forma di intervista doppia.


FONTE:

http://www.famigliacristiana.it/articolo/le-mamme-fan-cosi.aspx

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