giovedì 17 luglio 2014

Meno separazioni a causa della crisi

Diminuiscono divorzi e separazioni in Italia

http://www.documentazione.info/diminuiscono-divorzi-e-separazioni-in-italia
di Raffaele Buscemi

Battuta d'arresto per separazioni e, soprattutto, divorzi per la prima volta dal 1995. Ogni mille matrimoni 311 coppie si separano e 174 divorziano. Un numero di per sé elevato che, però, segna un'inversione di rotta. Stando alla fotografia scattata dall'Istat, nel 2012 ci sono stati 88.288 separazioni e 51.319 divorzi, entrambi in calo rispetto all’anno precedente rispettivamente dello 0,6% e del 4,6%.
La durata media delle nozze prima di decidere di prendere strade diverse è di 16 anni per le separazioni e 19 anni per i divorzi. I matrimoni più recenti durano di meno, come anche riportato dal “Corriere della Sera” e “Ilsole24ore”. Confrontando le nozze celebrate nel 1985 con quelle del 2005, le unioni interrotte dopo sette anni da una separazione sono raddoppiate, passando dal 4,5% al 9,3%. Così come durano di più le nozze religiose: a sopravvivere alla "crisi del settimo anno", nel 2012, sono 933 matrimoni religiosi su 1.000 celebrati nel 2005 contro 880 su 1.000 matrimoni celebrati con rito civile.

La ragione di questo con ogni probabilità deriva, più che da riscoperta del valore dell’indissolubilità matrimoniale, dall’impoverimento generale conseguente alla crisi economica. Torna quindi a galla un argomento spesso poco trattato quando si parla di divorzi: l’ altissimo costo a livello economico, oltre che sociale (come abbiamo anche detto qui e in quest’altro articolo),  che ha come effetti, tra gli altri, che buona parte dei “nuovi poveri” siano in effetti persone che hanno attraversato un divorzio o una separazione come ha evidenziato in un recente rapporto anche la Caritas italiana.
L'età media alla separazione è di circa 47 anni per i mariti e di 44 per le mogli; in caso di divorzio raggiunge, rispettivamente, 49 e 46 anni. Questi valori sono aumentati negli anni per effetto della posticipazione delle nozze in età più mature e per la crescita delle separazioni con almeno uno sposo ultrasessantenne.

Un aspetto rilevante fotografato dall’Istat riguarda la tenuta del matrimonio religioso rispetto a quello civile. «Mettendo a confronto i matrimoni del 1995 con quelli del 2005 – è scritto nel report - si osserva come la propensione a separarsi nei matrimoni celebrati con il rito religioso sia molto inferiore e molto più stabile nel tempo rispetto a quella nelle nozze civili. Dopo sette anni i matrimoni religiosi sopravviventi sono praticamente gli stessi per le due coorti di matrimonio considerate (rispettivamente 933 e 935 su 1.000). I matrimoni civili sopravviventi scendono a 897 per la coorte del 1995 e a 880 per quella del 2005»
Un ultimo dato rilevante lo ricaviamo dal grafico che mette insieme matrimoni, separazioni e divorzi: per la prima volta dopo tanto tempo, al calo annuale di separazioni e divorzi si unisce anche un aumento del numero dei matrimoni.






 Dati
Statistiche ISTAT del 23.6.2014 http://www.istat.it/it/archivio/126552

Nota: le statistiche sul numero di separazioni consensuali/giudizili presentate nel sito fonte dell'articolo sono differenti da quelle riportate nel sito di statistica giudiziaria, che indica, nel 2012, iscritti circa 32.000 procedimenti di separazione giudiziale e circa 64.000 consensuale



 Fonte dato:
 https://reportistica.dgstat.giustizia.it/VisualizzatoreReport.Aspx?Report=/Pubblica/Statistiche%20della%20DGSTAT/Materia%20Civile/1.%20Movimento%20dei%20procedimenti/1.%20Dati%20nazionali/1%20Dati%20nazionali


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