lunedì 14 settembre 2015

Psicoidiozie: "il nome del bambino lo deve scegliere solo la mamma"

20/08/2015 - 14:59

 

Morelli dixit. Il guru della psichiatria de noantri meglio di Woody Allen

Forse a qualcuno è sfuggito, ma lo psichiatra Raffaele Morelli, in relazione alla gravidanza e alla scelta del nome dei nascituri, se ne è uscito così: "Il nome del bambino lo deve scegliere solo la mamma...".
Vedere per credere, c'è pure l'audio, non ve lo perdete....
Beh, non sottovalutiamo il fatto che il buon Morelli è autore di saggi indimenticabili come Dimagrire è facile, Pensa Magro, Dimagrire senza dieta, Felicità istruzioni per l'uso, La felicità è dentro di te, Corso pratico di Autostima, Ama e non pensare, Non siamo nati per soffrire, Guarire senza medicine, Il segreto dell'amore felice, I consigli per vivere bene.
Il Guru del luogo comune o l'orgoglio della Psichiatria italiana? Attendiamo con trepidazione che pubblichi qualcosa pure su come vincere al totocalcio.
Per adesso tanta comprensione per il povero Morelli, chissà che infanzia triste deve aver avuto...
 
Raffaele finisci il latte;
Raffaele fai il ruttino;
Raffaele togli le dita dal naso;
a Raffae’, e dormi, cazzo;
Raffaele, mastica con la bocca chiusa;
Raffaele, io t’ho messo al mondo ma adesso, quantevveroddio, te magno...
Raffaele non fare il saputello che poi a scuola ti gonfiano;
Raffy, ormai hai 15 anni, è ora di togliere il pannolino;
Raffaele, te l’ho detto mille volte, tira la catena;
Raffaele, smettila di chiuderti in bagno che diventi cieco;
RAFFAEEELEEEEEE … !
 
Sempre e solo la madre, il padre non gli ha mai rivolto la parola? Che tristezza !
Da quello che dice emergono tre possibilità: 
 
1.    il papà non lo chiamava mai, lo ha ignorato fino a 18 anni,
2.    il papà ha perso la favella quando lo ha visto in sala parto,
3.    il papà è scappato di casa appena ha capito che da grande il figlio avrebbe detto stronzate quando lo intervistavano.
 
Anzi, esistono altre dolorose possibilità come un padre sordomuto, un padre morto prima che lui nascesse, oppure non ha mai saputo chi fosse il padre … ma voglio considerare solo le tre opzioni principali, le più verosimili.
Poi Raffy è cresciuto, papà e mamma lo hanno fatto studiare (o solo mamma?) e ora prova a buttarla sullo scientifico, sale in cattedra con la menata della tattività acustica che temo serva a strappare consensi materni, oltre che a far dire a qualche ascoltatore ma come parla bene questo qui!.
Ok Raffae’, facciamo finta che sia come dici tu, ma il padre non esiste? Cioè, stai parlando degli orfani di guerra o di tutti i bambini?
Devo rivelarti un segreto ma tieniti forte, forse ti stupirà: ci sono anche i padri.
C’erano pure quando papà e mamma (o solo mamma?) ti hanno pagato l’università, ma negli ultimi tempi il ruolo paterno si è evoluto parecchio, aggiornati.
I nuovi padri sono molto più partecipi nel percorso di crescita dei figli, parlano al figlio già prima del parto (proprio per rendere la voce paterna familiare al nascituro, pensa un po’), cantano filastrocche e raccontano favole mentre accarezzano il pancione della mamma, fanno i corsi pre-parto, sono presenti alla nascita, si alzano di notte per cullare i figli, massaggiano le gengive quando spunta il dentino, poi li seguono a scuola e nelle attività extrascolastiche.
Ma soprattutto – notizia che spero non ti sconvolgerà – parlano con i figli, giocano, amano trascorrere del tempo anche facendo le cose più semplici, come insegnare loro a colorare o fare il cavalluccio a quattro zampe sul pavimento.
Puoi anche avere un bagaglio di esperienze personali e/o lavorative diverse, ma i padri presenti sono una realtà. Ovviamente non sono tutti così, ma esistono. Se tu non li conosci pazienza, ma non vuol dire che non esistano.
Quindi arriva la vena integralista, Raffaele “Adolf” Morelli detta al mondo le sue Verità:
I padri non devono parlare ai figli, è un’esclusiva materna
I padri non devono entrare in sala-parto, è un’esclusiva materna
I padri non devono partecipare alla scelta del nome, è un’esclusiva materna perché (questa è bellissima) “la mamma lo ha dentro il suo mondo interno, pesca il nome dall’immensità acquatica”.
E, ciliegina sulla torta, chi non la pensa come lui è un cretino.
Morelli dixit.
Democratico lo psichiatra, alla faccia della libertà d’opinione.
Raffaele, se ne sei veramente convinto non limitarti ai proclami al microfono, agisci, porta le tue dotte teorie alla Procura della Repubblica. Sporgi denuncia per maltrattamenti all’infanzia contro tutti i primari di ostetricia degli ospedali italiani che accettano i padri in sala-parto, contro tutti i centri Nascita Montessori che organizzano corsi pre-parto per la coppia, contro tutti i padri che hanno avuto la sfrontatezza di chiedere “che ne dici se la chiamiamo Lucia?
Vediamo che ti rispondono in Tribunale.
Morelli, grazie di esistere, sei meglio di Woody Allen. 

Fonte: http://www.adiantum.it/public/3660-morelli-dixit.-il-guru-della-psichiatria-de-noantri-meglio-di-woody-allen.asp?nuovo=true

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