martedì 14 maggio 2013

Diario di un padre separato: la papà-cena!




 
http://abbattoimuri.wordpress.com/2013/05/13/diario-di-un-padre-separato-la-papa-cena/
di Capitan Daddy
È mercoledì, il giorno della cena col papà… ho due figli e da più di cinque anni nel classico mercoledì sera da papà separato passo a prenderli al ritorno dall’ufficio per cenare insieme; e da cinque anni loro lo segnano sul calendario; tuttavia nel bel mezzo della settimana si svolge un fantastico percorso ad ostacoli…
Questo dovuto al fatto che la più classica delle leggi di Murphy (se qualcosa può andare storto sicuro ci andrà) farà si che quanto previsto dagli accordi non si paleserà nei fatti.
Intanto, da parte mia, faccio tutto il possibile per evitare che impegni di lavoro non si accavallino nel tardo pomeriggio e così il mercoledì diventa giornata off-limit creando a volte non pochi imbarazzi tra colleghi, anche perché nonostante abbia la fortuna di avere un lavoro stabile e con orari fissi, capitano comunque impegni improvvisi non proprio conciliabili con appuntamenti prefissati.
Quindi quella tanto invocata flessibilità può diventare un boomerang infernale: l’elasticità lavorativa sarà inversamente proporzionale con la disponibilità della ex-moglie nel concederti il piacere di passare del tempo coi tuoi figli in orari o giorni diversi rispetto a quanto definito davanti al giudice, figura altrettanto curiosa, che per i separati diventa quasi un parente tant’è la responsabilità nel dettarti i tempi e i ritmi della tua nuova vita; tuttavia, più cercherai di attenerti a quanto previsto e più arriveranno le mitiche richieste di variazione delle 8 di mattina dello stesso giorno in cui pensavi, si, tu pensavi… ma non lo pensava lei!
Naturalmente per i figli questo ed altro e son sicuro che se dovessi, mi taglierei un braccio per loro ma son sicuro che troverà sempre un modo per dire la fatidica frase: “sei un egoista, prima vengono i tuoi figli!!! Allora dillo che non te ne frega niente!!!”; mi do sempre un consiglio: manda giù, lo fai per i tuoi figli, non vorrai mica dare seguito a queste bassezze che puntualmente verranno riportate, solo le tue, ai ragazzi e con dovizia di particolari?
Comunque, bando agli imprevisti, alle ore 18:30 se non è cambiato niente carico i pargoli e andiamo a casa, dalle richieste che arrivano, i ragazzi mi farebbero vivere in tre ore di tempo una settimana di divertimento e sentimento.
papà giochiamo a carte? tiriamo i rigori al campo? Mi scarichi Caparezza da youtube? Ti devo far leggere il fumetto degli xmen… guardiamo un film? organizziamo un torneo all’xbox? Ho bisogno che mi stampi una cosa per la ricerca della classe… “ e così via, non basterebbero, appunto 7 sere su 7 e sarebbe la normalità del rapporto genitori/figli; fortunatamente i ragazzi ormai sono abituati, anche ai miei salti mortali: è capitato anche che la mia compagna fosse fuori per lavoro quindi mi trovassi da solo mentre preparavo la cena, mischiavo il mazzo di carte e accendevo il pc lanciando ricerche su google… per il calcio di rigore in contemporanea mi sto ancora organizzando…
Mi rendo conto che sono piccole cose in confronto a quanto fa una madre, oddio, se avessi a disposizione lo stesso monte ore di frequentazione sono stracerto che farei esattamente le stesse cose che fa lei; mettetemi alla prova!!
Ore 21:30 si rientra alla base e devo confessare che spesso ho assistito a non pochi mugugni da parte dei ragazzi che però si premurano subito di organizzare la prossima volta che ci vedremo e mi rende felice perché hanno voglia di passare del tempo con me e questo mi ripaga tanto.
Naturalmente guai a sgarrare di 5 minuti l’orario del rientro… cazzarola, a volte le signore si fanno attendere intere mezz’ore… e noi per il tempo di una pipì veniamo folgorati, già, perché capita l’imprevisto che mentre stai uscendo: “papà devo andare in bagno…” che fai? Gli dici no? E va bene tua mamma aspetterà…
Per fortuna che a settimane alterne ci sono i week end e sono un grosso sollievo, insieme riusciamo a prenderci i nostri tempi, riusciamo a realizzare le nostre piccole abitudini, possiamo decidere insieme nel corso della giornata cosa fare insomma; peccato che passano troppo in fretta.

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