mercoledì 17 luglio 2013

S.C.U.M.: un manifesto alla discriminazione




Fonte: http://corpografiasessuale.wordpress.com/2012/05/01/manifesto-s-c-u-m-13/



s.c.u.m- manifesto per l’eliminazione del maschio e’ l’opera piú famosa scritta da Valerie Solanas, vagabonda, femminista e rivoluzionaria. Il libro venne pubblicato per la prima volta nel 1968. Attacca senza peli sulla lingua le basi dell’America alla fine del XX secolo e questiona i valori difesi per la classe media:  borghese, bianca e eterosessuale. Un testo essenziale della creazione femminista, delirante quanto geniale che ha come principale obiettivo quello di combattere una società in cui l’uomo e la donna non hanno gli stessi diritti.
ll manifesto scritto da Valerie Solanas si apre con una dichiarazione che invita le donne a ribellarsi alla società in cui vivono, seguono una serie di consigli sociali e pratici su come eliminare di fatto la nascita degli uomini, affidandosi, per esempio, alla ricerca genetica e alla medicina. Usando uno stile provocatorio, tagliente, diretto e privo di formalismi, Valerie Solanas dichiata apertamente guerra agli uomini e a una società che sembra avere il macho come suo principale rappresentante e modello.
All’interno del manifesto, sono presenti, inoltre, spiegazioni e argomentazioni che dovrebbero convincere della correttezza dei suoi ideali; argomentazioni scritte con un linguaggio “da strada”, riconosciuto da lei stessa successivamente, come una tecnica letteraria ironica e satirica utile a sollevare il dibattito su determinati argomenti.
Il manifesto scum e’ la voce di Valerie, una creatura persa e ferita con una capacitá di espressione selvaggia e senza indulgenza verso il mondo, una voce che si situa piú in la della ragione e della decenza borghese. I suoi sentimenti sono retti da una rabbia atroce. Una rabbia che non tutte le donne hanno il coraggio di descrivire con tanto furore.

bio-corpografia di Valerie
Nasce a Ventnor City (New Jersey) il 9 aprile del 1936.
Vittima di abusi sessuali da parte di suo padre durante tutta l’infanzia. I genitori divorziarono negli anni 40, ed all’etá di 15 anni Valerie inizia a vivere per strada. Nonostante questo, termina gli studi liceali e si iscrive alla facoltá di psicologia dell’Universitá del Maryland. Nel 1953 nasce suo figlio David che viene dato in adozione.
Il suo lavoro piú conosciuto e’ il Manifesto Scum, un feroce e rivoluzionario attacco alla cultura patriarcale, che vendeva lei stessa per strada alla gente:  25 cent per le donne e 50/100 cent per gli uomini.
Valerie va a New York nel Greenwich Village (1966), dove scrive il dramma teatrale “Up your ass”, la storia di una prostituta e un vagabondo. Nel 1967 incontra Andy Warhol fuori dal suo studio, la Factory e gli propone di produrre il suo dramma. Andy intrigato dal titolo lo prende e promette di visionarlo. Warhol trova il testo di Valerie talmente pornografico che pensa che si tratti di una trappola della polizia, cosí decide di non ricontattare la Solanas a proposito del testo. Valerie comincia a perdere la pazienza e a telefonare ossessivamente a Warhol, perché rivuole indietro il suo testo, visto che e’ la unica copia esistente. Andy ammette di averlo perso e lei pretende dei soldi come “pagamento”. Andy ignora queste richieste peró decide di proporle una parte in uno dei suoi film, forse come compensazione:
I, A man (1968-1969)
Lei e l’uomo cui fa riferimento il titolo (interpretato da Tom Backer) discutono nel corridoio di un palazzo sulla possibilitá di andare nel suo appartamento….
Il 3 giugno 1968, Valerie Solanas attenta, sparando diversi colpi di pistola, alla vita di Andy Warhol, del suo critico d’arte e del suo curatore e compagno di allora Mario Amaya, nell’atrio dello studio Factory. Valerie fugge, subito dopo, dalla scena del crimine.
Andy Warhol viene ferito gravemente e sopravvive a malapena, la vicenda ebbe un effetto traumatico su di lui e non si risolse mai del tutto.
La sera stessa, Solanas si costituisce alla polizia e viene arrestata per il tentato omicidio e altri crimini. Giustifica il fatto e si difende dalle accuse con l’ufficiale di polizia asserendo che Warhol aveva “troppo controllo” su di lei e che stava progettando di rubarle il lavoro. Solanas non solo fracassa nel suo intento di assassinato, visto che sceglie il peggior momento storico per metterlo in pratica. Un paio di mesi prima Martin Luther King era stato assassinato in Memphis e, due giorni dopo che Valerie spara a Andy, il candidato democrata alla presidenza, Robert Kennedy viene ucciso….la competenza e’ dura nel mercato di sangue americano. (1)
Valerie viene spedita immediatamente all’unitá psichiatrica del Hospital Bellevue. Il giorno 13 di giugno si presenta in tribunale davanti al giudice di stato Thomas Dickens ed e’ rappresentata legalmente dalla femminista radicale Florynce Kennedy, che parla di lei come “una delle piú importanti portavoci del movimento femminista” (2). Nel 1969 la sentenza é di 3 anni di carcere. Messa in libertá nel 1971, viene arrestata due mesi dopo per inviare carte minatorie e perseguitare a varie persone, tra cui Andy. Durante la seconda metá degli anni 70 entra ed esce da varie istituzioni psichiatriche.
La figura di questa donna e’ controversa, vista la scomoditá del personaggio, e’ stata anche definita femminista criminale, peró questo non toglie che abbia prodotto uno dei testi piú iconoclasti e incendiari del femminismo stesso. La sua figura e’ stata a lungo pressoché cancellata in quanto facilmente strumentabile come stereotipo della “lesbica pazza” o della “femminista che odia gli uomini”. Anche per questo Valerie occupa nella storia popolare degli States il luogo della persona che sparó a Andy Warhol e non occupa la posizione che le corrisponde cioé di femminista radicale degli anni 60, autrice di un manifesto politico-satirico con il titolo di Manifesto scum. (1)
Il 26 aprile del 1988, muore di broncopolmonite a l’etá di 52 anni, sola e senza soldi. Secondo diverse fonti era tossicodipendente e continuava a prostituirsi per pagarsi la droga. Il suo corpo e’ stato sepellito nel cimitero della Saint Mary’s Catholic Church, VIrginia EEUU. Cosí finisce la vita di questa donna che molti hanno chiamato “pazza”;  peró solitamente i geni non sono sempre stati chiamati pazzi? (3) Era davvero pazza o a radice di tutto quello che aveva dovuto soffrire e sopportare aveva deciso di osare cosí tanto, e di parlare senza censura di tutto quello che la logorava? Una cosa e’ certa ha messo in pratica tutto quello che ha scritto nel suo manifesto.


FRAMMENTI TESTO
Non e’ facilmente comprensibile anche se scritto con chiarezza, perché unisce l’odio verso gli uomini (e non solo!), una visione politica estrema, peró no senza senso e una concezione della vita che pone in prima linea l’amore e l’altruismo……insomma un gioiello grezzo tutto da leggere, scoprire e reinterpretare…..
Inizia cosí:

In questa societá, per bene che ci vada, la vita e’ una noia sconfinata. In questa societá nulla, assolutamente nulla riguarda le donne. Dunque a tutte le donne che non hanno ne paura delle responsabilitá né delle emozioni sconvolgenti non resta che rovesciare il governo, eliminare il sistema monetario, instituire l’automazione totale e distruggere il sesso maschile. Il maschio e’ completamente egocentrico, prigioniero di se stesso, incapace di osmosi con le cose, d’identificazione con gli altri, di amore, di amicizia, di affetto, di tenerezza. E’ un animale totalemente isolato, incapace di relazioni con chiunque. Le sue risposte sono del tutto viscerali, mai celebrali. La sua intelligenza non é che uno strumento al servizio dei suoi impulsi e bisogni. Non conosce né  passione della mente né scambi intelletuali. Riesce a collegarsi soltanto alle proprie sensazioni fisiche. E’ un morto vivente, una massa inerte, incapace di dare o ricevere piacere o felicitá. Di conseguenza il maschio e’, nella migliore delle ipotesi, una noia sconfinata, una bolla d’aria inoffensiva, mentre l’essere affascinanti implica sapersi concentrare sugli altri.”
Il sesso e’ il rifugio dei poveri di mente. Piú la donna e’ povera di mente, piú e’ radicale il suo incastro nella cultura maschile. Insomma, piú e’ attraente, piú e’ portata all’attivitá sessuale. Le belle donne della nostra “societá” sono sempre in calore, smaniano. Ma, essendo stupendamente e stupidamente belle, e’ chiaro che non si abbassano a scopare – sarebbe volgare – fanno invece l’”amore”, cioé usano il corpo per comunicare e per stabilire rapporti sensuali. Le piú letterarie si mettono al diapason pulsionale dell’Eros e si godono l’Armonia Universale. Le religiose entrano in comunione spirituale con la Divina Sensualitá. Le mistiche affondano nel Principio Erotico e sposano il Cosmo. Quelle carburate all’acido si sintonizzano sulle loro cellule erotiche.”
” Come gli essere umani hanno prioritá di vita sui cani, in virtú della loro alta evoluzione e della coscenza superiore, cosí le donne hanno prioritá di vita sugli uomini. L’eliminazione dei maschi e’ quindi un atto giusto e legittimo, un atto altamente benefico per le donne ed anche, in fondo, un atto di pietá.”
“Se tutte le donne lasciassero semplicemente gli uomini, si rifiutassero di avere a che fare con loro – per sempre e senza eccezione alcuna- il governo e l’economia nazionale si sfascerebbero. Anche senza lasciare gli uomini, le donne che sono coscienti della portata della loro superioritá e del loro potere sugli uomini, potrebbero arrivare al controllo totale in poche settimane, potrebbero sottomettere totalmente i maschi. In una societá sana il maschio arrancherebbe. obbediente, dietro la femmina. In fondo é docile e si lascia guidare facilmente da qualsiasi femmina che osi farlo. Il maschio, infati, muore dal desiderio di obbedire alla femmina, di sentirsi protetto dalla Mamma, di abbandonarsi alle sue cure. Ma la nostra non puó essere chiamata una societá sana e la maggior parte delle donne non ha la piú pallida idea del suo reale rapporto di forza con l’uomo.”


Ringrazio a Mery per regalarmi questo libro e applaudo il coraggio di Valerie e la sua voglia di svegliarci da questo letargo per combattere a questo padre, uomo, sistema che ci frega con stratagemmi emozionali e sentimenti di colpa.
Risorse:
(1) Manifiesto Scum, Edición Comentada
(2) http://it.wikipedia.org/wiki/Valerie_Solanas
(3) http://www.ciudaddemujeres.com/articulos/article.php3?id_article=270/
Per vedere il film “I shot Andy Warhol”:



Aforismi di Solanas

In questa società la vita, nel migliore dei casi, è una noia sconfinata e nulla riguarda le donne: dunque, alle donne responsabili, civilmente impegnate e in cerca di emozioni sconvolgenti, non resta che rovesciare il governo, eliminare il sistema monetario, istituire l'automazione globale e distruggere il sesso maschile.

 

Definire l'uomo una bestia è adularlo: il maschio è una macchina, un vibratore ambulante.

 

Le donne non hanno invidia del pene, sono gli uomini ad invidiare la fica.

 

Il maschio ha un tocco da re Mida, al negativo: tutto ciò che tocca si trasforma in merda.

 

La funzione della femmina è quella di stabilire rapporti, godere, amare ed essere se stessa, e questo la rende insostituibile. La funzione del maschio è produrre sperma, e oggi abbiamo banche di sperma.

 

Per i tradizionalisti l'unità base della "società" è la famiglia, per gli "hippies" è la tribù; ma per nessuno è l'individuo.

 

Il sesso è il rifugio dei poveri di mente.

 

Eliminate gli uomini e le donne prenderanno forma.

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