venerdì 11 gennaio 2013

Sentenze sottosopra

Il sottosopra


 
Si è fatto un gran baccano, e ora in massa tutti a scrivere sulla sentenza della Corte di Cassazione n.601.

(Sigalini)
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/adozioni-adoptions-adopciones-gay-21291/
(don Mazzi)
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Gay-don-Mazzi-la-Cassazione-va-contro-natura_314073220192.html
(il Messaggero)
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/coppie_gay_cassazione_sentenza_bambini/notizie/243642.shtml
(Avvenire)
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/cassazione-vita-familiare.aspx

Tutto il mondo Cattolico a spada tratta a difendere il diritti dei fanciulli.
Dopo che per 40 anni se ne sono infischiati delle separazioni tra genitori "etero".
E ora via in massa a scrivere fiumi di inchiostro: pregiudizio sì, pregiudizio no, commenti della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) (per il pregiudizio sì), commenti di Paola Concia (per il pregiudizio no). E poi la Cassazione, chiaramente per il "pregiudizio no".

 
Ma quello della Cassazione è un volo pindarico, perchè la motivazione per cui è ammissibile che un minore cresca anche in una famiglia omosessuale e che ha portato al rigetto dell'istanza del genitore ricorrente è: "si dà per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità di quel contesto familiare per il bambino".
Poichè non è dimostrabile che il collocamento del minore con mamma omosex è di nocumento per il minore, allora secondo la Suprema corte ciò è ammissibile.
E' un volo pindarico perchè se la questione è la mancanza di dimostrazione scientifica, allora, poichè si parla di psiche, in materia di affidamento minorile non si potrebbe mai dimostrare nulla. La psicologia è una doxa, non una scienza. Se non si può dimostrare che sia di nocumento, allora neanche si può dimostrare sia di giovamento. Se ciò è vero, allora qualunque istanza in ambito di affidamento dei figli nasconderebbe un pregiudizio.
Salvo il diritto naturale dei genitori naturali a crescere paritariamente i propri figli. Ma su questo il Sancta sanctorum tace da 40 anni, anzi 42 per la precisione, dalla data di approvazione della legge su separazione e divorzio.

Non faccio altri commenti, da pacifico blogger, anche per il rischio di essere bannato.

Mi limito a osservare che la Cassazione giudica invece pregiudizievole che un minore cresca dividendo il 50% del suo tempo con i genitori naturali, nel caso in cui essi siano genitori separati e venga solo lontanamente instillato il "fumus" di conflitti tra genitori (conflitti che tra parentesi sono creati ad arte dai legali). Anche il conflitto, tra l'altro, non è una parola che appartiene al linguaggio scientifico e a rigore non è pertanto scientificamente dimostrabile. Ma sui conflitti, ci marciano giudici, avvocati, psicologi.
In realtà la Cassazione ha emesso sentenze discordanti, sull'argomento.
http://www.dirittoeminori.com/pages/cassazione-conflittualita-affidamento-condiviso/
nella migliore  italica tradizione.

Dopo quest'ultima sentenza osservo quanto segue.

Dalla sentenza n.601, storica in materia di coppie omosessuali, discende il principio che 

«non è corretto nemmeno negare l'affido condiviso a genitori conflittuali, perchè, negandolo, di mero pregiudizio si tratterebbe, in quanto si darebbe per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità dell'affido condiviso per il bambino».

Logicamente mi pare non faccia una grinza.
Ma certe sentenze valgono in certi ambiti.
Altre sentenze in altri.
Nella migliore italica tradizione: il sottosopra.





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